30 Marzo 2016, 09:45 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Mentre a Roma si continua a discutere il testo della Legge sull’acqua, che accoglie le istanze dei referendum del 2011,
quei referendum, che, nel 2016, continuano a fare acqua da tutte le parti, a Cefalù, nei giorni di Pasqua, liquami fognari si riversano sulla spiaggia e nel mare del lungomare, senza che nessuno intervenga.
Ne ho scritto ieri ( https://www.qualecefalu.it/node/19035).
Il Disservizio Idrico Integrato, a Cefalù, ha raggiunto il livello di guardia sino ad arrivare, addirittura, a mettere a repentaglio l’igiene e la salute pubblica.
Nell’imminenza della stagione del turismo e della balneazione.
La gravità, se non la drammaticità delle problematiche connesse alla gestione del (dis)servizio idrico integrato, si coglie, tutta, nella ennesima nota del Sindaco Lapunzina, che
ha aggiunto un’altra pagina nella cartella epistolare tra AMAP e Comune di Cefalù.
L’ho pubblicata nel suo testo integrale.
Come le altre delle quali sono venuto in possesso.
Non aggiungo altro.
Soltanto un augurio.
Quello che Cefalù possa continuare a godere dell’attuale livello, quantitativo e qualitativo, della acqua che viene immessa nella sua rete idrica.
Almeno quello.
Un augurio che è tutto nella speranza che Sorgenti Presidiana possa essere nelle condizioni economiche di continuare a potabilizzare, sino a quando i fatti, non le epistole, avranno scritto la parola fine sulla titolarità della gestione del Servizio Idrico Integrato.
Saro Di Paola, 30 marzo 2016
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