21 Marzo 2016, 06:30 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Etica del turismo
Fra le tante realtà siciliane, che subiscono non soltanto le conseguenze della crisi mondiale, ma anche quelle di almeno quarant'anni di politica becera e distruttiva, Cefalù è quella realtà, che della prima avrebbe dovuto e potuto soffrire meno e che della seconda, invece, sta pagando un prezzo troppo alto.
Avrebbe dovuto soffrire meno, come hanno dimostrato altre località turistiche, proprio perché il turismo negli ultimi anni si è incrementato in quasi tutta la Sicilia, purtroppo tranne che a Cefalù. A Cefalù le ultime Amministrazioni sono state incapaci di cogliere le occasioni, che l'insicurezza di altri Paesi concorrenti offriva. I Paesi del Nord Africa e quelli del Vicino Oriente stanno vivendo un momento storico particolarmente difficile per la presenza o la vicinanza di forze, che seminano terrore con i loro attentati. Tutto ciò spinge il turismo internazionale a rivalutare mete più sicure, come lo sono quelle siciliane. Ebbene, nonostante questa occasione, noi non siamo stati presenti produttivamente nelle borse internazionali del turismo, ma ci siamo fatti trascinare dentro un'associazione Città Eredi di Bisanzio, che nulla poteva dare in termini culturali e artistici a Cefalù, che invece era e rimane una città normanna con qualche vestigia greca e romana.
Che da questo essere trascinati dentro un'associazione avente più scopi politici che turistici o artistici non poteva che derivarne il fallimento, è stato dimostrato dai fatti. Nessun aumento dei turisti russi è derivato al turismo di Cefalù; ne è derivata, anzi, una diminuzione dell'afflusso dei russi. Una triste realtà, che dimostra come il turismo, per essere una vera occasione, abbia necessità di una strategia, di una visione diversa da quella provinciale e ignorante, che caratterizza l'attuale Amministrazione, pronta a lasciarsi trascinare in qualsiasi agitazione, pur di dare l'impressione di agire, non rendendosi conto che l'agire richiede sempre un piano strategico. Sfido i lettori a ricordare che di un simile piano si sia parlato nel vuoto incontro al Teatro Comunale con alcuni rappresentanti dell'associazione bizantina.
In assenza di idee chiare su come agire, si finisce con il subire le scelte altrui, delle quali si diventa strumenti. Quando avviene ciò, si cessa di essere autori del proprio destino! E Cefalù non lo è più e vive come trascinata dagli eventi.
È incredibile che dopo quattro anni e nonostante i fallimenti, si continui sulla stessa riga, anche in questioni più semplici di una seria politica turistica. Sere fa, per esempio, il Consiglio comunale avrebbe dovuto decidere sulla cessione del servizio idrico integrato all'AMAP. Conosciamo un piano razionale e una strategia dell'Amministrazione? Essa dice, per bocca del suo Sindaco, che la legge vieta la gestione diretta del servizio idrico da parte dei Comuni; dice, in altri termini, che non le occorre avere idee al riguardo, perché il da farsi le è imposto dalla legge. Sull'argomento ci sarebbe tanto da dire, ma credo che basti sapere che numerosi altri Comuni gestiscono in proprio il servizio idrico e contro la loro scelta non hanno subito alcun richiamo da parte di Autorità superiori; oppure che il comune di Campofelice vorrebbe gestire da sé la propria rete idrica. Si potrebbe richiamare, anzi, la circolare dell'assessore Vania Contraffatto, che ha confermato che “Entro il 18 marzo verranno convocate le assemblee dei Sindaci, che obbligatoriamente dovranno dare vita alle Autorità d'Ambito”, le quali saranno le sole a poter decidere a chi affidare il servizio idrico. Questi ambiti e non i consigli dei singoli comuni!
A questo punto Saro Fertitta si chiede, su questo blog ( https://www.qualecefalu.it/node/18915), perché con troppa fretta si è convocato il Consiglio per discutere dell'argomento. Giusta domanda, alla quale mi permetto di rispondere così: perché in questo modo ci si può agitare!
Per correttezza e come prova del mio sospetto, indico ai lettori una dichiarazione del Sindaco: https://www.qualecefalu.it/node/18922.
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