18 Marzo 2016, 17:04 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
“C’è occhio e occhio” è il titolo della mostra, che è stata inaugurata, ieri, al Museo Mandralisca e che resterà aperta ai visitatori sino al 26 marzo.
La mostra ideata dalla Galleria di arte contemporanea “Il Gabbiano” di La Spezia, al Museo Mandralisca, è stata patrocinata dal Comune di Cefalù e dall’Assessorato Regionale alla cultura ed è stata allestita e curata, molto egregiamente, da Rosalia Liberto, componente del CdA della Fondazione.
Centosessanta opere, realizzate con tecniche e materiali diversi, su un supporto di 10x10 cmq.
Opere di artisti cefaludesi e di tutte le parti del mondo.
Opere tutte diverse, tutte con un loro fascino.
Sì, è proprio vero: “c’è occhio e occhio”.
L’occhio del nostro concittadino Francesco Liberto non si è smentito.
È stato provocatorio.
Ha guardato alle tamerici del lungomare di Cefalù.
Ciò perché, circa un mese addietro, dal Palazzo di Città, era partito il comunicato che sarebbero state estirpate per essere sostituite con palmizi.
In pochi giorni ed a spese di alcuni operatori turistici, il nostro lungomare avrebbe assunto un volto nuovo e diverso.
Inevitabile la formazione di schieramenti opposti.
A favore e contro.
Francesco si era schierato contro.
Subito.
Col suo occhio non voleva rinunziare al fascino ambientale delle tamerici.
Per Francesco della loro sostituzione manco a parlarne!
Col suo occhio, non voleva rinunziare alla loro storia.
Affatto.
La storia delle tamerici racconta la storia del lungomare di Cefalù.
Io, col mio occhio, senza esprimere giudizi “sull’idea”, avevo espresso il convincimento (https://www.qualecefalu.it/node/18939) che estirpare le tamerici per sostituirle con palmizi, non sarebbe stato così agevole come lasciava intendere il comunicato.
Avrebbe richiesto opere non indifferenti per una spesa, che sarebbe stato più opportuno rimandare a tempi migliori.
Ad un progetto di rivisitazione e di riqualificazione complessiva del lungomare.
Appunto, “c’è occhio e occhio”.
Stamattina, dopo avere visitato la mostra, tornando a casa, all’inizio del lungomare, la sorpresa.
Più avanti, di fronte al “Riva del Sole” le tamerici sono state già potate.
Che bellezza!
I loro rami, snelli e contorti, i loro ciuffi di aghi verdi e di fiori variopinti disegnano ricami nell’azzurro del cielo.
Tra le nuvole.
Ricami leggeri, ricami delicati.
Che bello!
Anche questa estate le tamerici ci saranno.
A bagnarci di acqua salmastra.
Che bello!
Anche questa estate il lungomare di Cefalù conserverà il suo volto.
“C’è occhio e occhio”.
È proprio vero.
Saro Di Paola, 18 marzo 2016
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