15 Marzo 2016, 21:13 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
È arrivato il momento di dire basta e di andare lontano da questo paese in agonia. Non ce la faccio più a sopportare di vederlo soffrire e lentamente morire fra l'indifferenza dei suoi figli.
Così volevo scrivere, per lasciare un saluto a quei lettori, che in questi anni mi hanno seguito. Soprattutto per ringraziarli di avermi sopportato.
Volevo ringraziare pure quelli che nel commentarmi erano rozzi e beceri, ritenendosi però ironici. Costoro li ringrazio con maggiore trasporto, perché a loro devo la scoperta che essi, pur privi di argomenti, non si arrendono, ma fuggono dalla battaglia sul veloce destriero della mistificazione. Qualunque destriero, però, ha un limite: prima o poi dovrà fermarsi per mancanza di forze fisiche. In questo momento il destriero della mistificazione si è fermato esausto, ma ancora chi lo cavalca insiste con lo sprone fino a fargli sanguinare i fianchi. Inutilmente, però.
Gli ostacoli, che si volevano saltare con questo destriero della mistificazione, hanno fatto cadere più volte il cavallo o hanno fatto disarcionare il cavaliere. Quando questo accadeva, il cavaliere diceva agli spettatori che si era trattato non di una caduta, ma di una capriola voluta per divertirli ancora di più.
Così è stato, quando, di fronte all'ostacolo del dissesto, nonostante i vari tentativi per spingere il cavallo al salto, sono finiti entrambi, cavallo e cavaliere, rovinosamente per terra. Sono dovuti intervenire i commissari di gara, per far riprendere la gara. Ancora quel povero cavallo della mistificazione giace a terra con una zampa quasi rotta, al punto che il cavaliere, per continuare la gara, ha dovuto cambiare destriero, comunque sempre dell'unica razza che conosce: la mistificazione.
Grazie a questa sostituzione, il cavaliere ha lanciato a spron battuto il destriero contro l'ostacolo orizzontale del fiume Prissuliana, dal quale da anni si attinge acqua per la popolazione. Si attinge, ma non si è in grado di farla giungere alla destinazione più razionale, le case delle persone. Forse è stato per questa considerazione che il destriero, giunto alla riva del fiume, ha puntato le zampe anteriori, bloccandosi e facendo finire il povero cavaliere in acqua.
La gara, però, non era finita. Il cavaliere, aiutato dai due presenti per attingere acqua, rimontò a cavallo e si diresse verso altri ostacoli. Prese subito di mira quelli che gli sembravano più semplici: uno un po' fuori pista, verso Santa Lucia, e un altro verso il Lungomare. Si è trattato di due ostacoli, che il cavallo con le sue zampe aveva rotto, per cui il cavaliere sarà chiamato a risarcire il danno.
Non importa, però. Il destriero della mistificazione sicuramente lo aiuterà a fuggire dal campo di gara e gli darà modo di trovare altri responsabili per giustificare la sua scelta sbagliata del destriero.
Ho deciso, quindi: rimando la mia partenza. Sarebbe stupido allontanarsi, quando tutto sta diventando più divertente, grazie al cavallo e al cavaliere!
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