“Rio Pisciotto”: il Sindaco Lapunzina molto più convincente del Prof. Liguori

Ritratto di Saro Di Paola

2 Febbraio 2016, 14:01 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Grazie ad Armando Geraci, che ha registrato e messo in rete sulle pagine di “Cefalusport.it”
(http://www.cefalusport.com/Varie2016a/160128__2_Incontro_Ferrovie/160128_Ferrovie.htm)
l’audio del secondo incontro pubblico, che il 28 gennaio scorso si è svolto in Municipio sui lavori del raddoppio ferroviario, ho potuto riascoltare, in particolare, quanto, nel corso di quell’incontro, è stato detto sul cunicolo cosiddetto “rio Pisciotto” del diametro di 2,50 metri circa,

che collegherà la galleria, lato mare, della nuova linea e lo sbocco a mare del torrente Pisciotto a ridosso, lato monte, della sede del lungomare,  in corrispondenza del Maljk.

Ho riascoltato l’audio per una ragione ben precisa.
Quanto avevo ascoltato in diretta nella Sala delle Capriate sulla funzione di quel cunicolo mi aveva convinto talmente poco da lasciarmi il dubbio che avessi recepito male la risposta, che il geologo Prof. Vincenzo Liguori, consulente dell’Amministrazione per gli aspetti geologici dei lavori di raddoppio, aveva dato alla precisa domanda,
 “Quanta acqua porteremo nel rio Pisciotto?", che il Sindaco Lapunzina gli aveva, testualmente, posto.
Una domanda, che il Sindaco aveva posto perché preoccupato dalla sezione del cunicolo, che, con il diametro di circa 2,50 mt, di acqua a mare potrebbe portarne veramente tanta. Secondo Lapunzina, addirittura, 700 800 l/sec..

A tale domanda la risposta testuale di Liguori è stata:
il rio Pisciotto è un piccolo tunnel che sarà scavato con una piccola macchina e raccoglierà le acque che le opere incontreranno nel sottosuolo.
Sacche d’acqua all’interno delle quarzareniti…, serbatoi di acque, che potremmo chiamare fossili.
Sacche, come quelle che facevano scappare la gente quando si scavavano le gallerie dell’autostrada.
Acque momentanee, che hanno la necessità di essere smaltite ma che non hanno continuità nel tempo.
Sono acque temporanee che si incontrano e si esauriscono nel corso degli scavi.

Punto e basta
”.

La risposta di Liguori, che, contrariamente a quanto pensavo, avevo recepito perfettamente e che non mi aveva, affatto, convinto, non ha convinto neanche il Sindaco.
Tant’è che Lapunzina, sul “rio Pisciotto” ha concluso puntualizzando:
Cefalù è ricca d’acqua, ci saranno pure sacche d’acqua ma ci sono pure sorgenti e sono necessarie ulteriori indagini perché non abbiamo la certezza di quanta ne troveremo”.

Oltre che per le puntualizzazioni del Sindaco, la risposta di Liguori sul “rio Pisciotto” non è, affatto, convincente per le ragioni, ovvie ed inoppugnabili, che spiego.

Le sacche, o i serbatoi d’acqua, che si incontreranno durante gli scavi delle gallerie saranno puntuali e saranno rinvenute episodicamente.
Se il cunicolo servisse per svuotare e smaltire a mare l’acqua di tali sacche sarebbe necessaria una condotta sotterranea mobile e spostabile.
Come un tubo di gomma.
Non il cunicolo previsto  nelle tavole di progetto, che ha andamento ed imbocco fissi e che non sarà realizzato prima delle altre gallerie.

Le puntualizzazioni del Sindaco, molto più convincenti delle spiegazioni  del Prof. Liguori, e le ragioni, che ho esposto la dicono lunga sulla validità delle parole, che sono volate nell’incontro del 28 gennaio scorso e sul peso, che, alle stesse, può essere dato.

Saro Di Paola, 2 febbraio 2016