Non si risolleva il Paese ostacolando gli investimenti

Ritratto di Angelo Sciortino

31 Gennaio 2016, 19:14 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Sembra che il Sindaco, approfittando dell'ultima riunione sul tema del raddoppio ferroviario, abbia detto che i problemi derivanti alla viabilità a causa dei relativi lavori lo obbligheranno a ordinare la sospensione dei lavori appena iniziati dalla MD per la costruzione di un supermercato.

È noto che egli avesse già tentato di bloccare l'autorizzazione della SOSVIMA e del suo SUAP, ottenuta dalla MD dopo una conferenza di servizi, alla quale aveva partecipato anche un responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune. Tale tentativo non ha dato risultati, stante l'impossibilità di argomentare giuridicamente e tecnicamente per bloccare la concessione, senza incorrere in un abuso di potere.

La determinazione del Sindaco a opporsi a questo nuovo milionario investimento e alla creazione di posti di lavoro, però, ha trovato nei problemi sicuramente derivanti dai lavori per il raddoppio ferroviario finalmente quella che egli crede un'argomentazione inoppugnabile e le si è afferrato come il naufrago allo scoglio.

Mi ricorda tutto ciò un famoso aforisma: Vogliono la rivoluzione, ma preferiscono fare le barricate con i mobili degli altri. In questo caso egli vuole servirsi degli investimenti altrui e dei problemi causati dalle Ferrovie, ma non dal privato, che ha investito e costruisce.

Sui problemi derivanti da questo raddoppio si è già detto tanto, ma ancora si è in attesa di soluzioni, che salvaguardino il nostro territorio. Ho ascoltato, grazie ad Armando Geraci, le quasi quattro ore del dibattito al quale erano presenti tecnici delle Ferrovie, del Comune e cittadini. Un dibattito, che si è concluso senza soluzioni e che mi lascia perplesso e preoccupato. Soprattutto quando devo prendere atto che ai problemi della viabilità il Sindaco pensa di trovare una soluzione, bloccando un investimento!

Io non so come reagiranno gli investitori e se chiederanno un risarcimento per il fermo dei lavori. So però che se lo chiederanno e l'otterranno, saranno i cittadini a pagarlo. Quei cittadini, che dovranno farsi carico di sconvolgimenti del loro territorio, che avrebbero avuto una loro ragion d'essere se si fosse trattato veramente del raddoppio ferroviario Palermo-Messina e non della semplice linea tranviaria Palermo-Cefalù. Proprio così, a meno che non mi si dica che il doppio binario proseguirà oltre Castelbuono.

E allora? Quali sono gli argomenti del Sindaco? Non vorrei che l'argomento principe sia il fatto che i lavori del supermercato saranno svolti dall'impresa di Salvatore Ferlito, che forse è socio di minoranza della MD, ma è soprattutto uno dei soci dell'albergo ancora in costruzione sul Lungomare, che, vinta la causa presso il TAR, ha presentato ricorso al CGA per chiedere che gli vengano riconosciuti i danni da parte del Comune. Dalla sentenza del TAR si ricava che ogni responsabilità è di questa Amministrazione e una eventuale sentenza del CGA potrebbe dare la prova di un danno finanziario arrecato ai cittadini, che dovrebbero farsene carico.

C'è, in verità, un altro motivo addotto dai più: che Ferlito paga in questo momento la sua amicizia con la senatrice Vicari, indicata dal Sindaco come la causa di tutti i mali odierni di Cefalù. Questo motivo, però, non voglio prenderlo in considerazione, sembrandomi esso soltanto un pettegolezzo.

Stando così le cose, mi sembra che tutta questa incresciosa situazione sarà quasi sicuramente foriera di ulteriori problemi per i cittadini. La verità, infatti, è una soltanto: è quella che vorrebbe più buon senso da chi amministra la cosa pubblica e soprattutto migliore accoglienza di quegli imprenditori, che vengono a investire a Cefalù, risollevandola. Non si amministra, infatti, un paese turistico, tenendo bloccato un albergo; non si risolleva la sua economia, bloccando ogni investimento; non si esce dal dissesto, dissestando il suo territorio e non chiedendo un risarcimento.