L'eterno ritorno della paura del nuovo

Ritratto di Angelo Sciortino

9 Gennaio 2016, 10:40 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ned Ludd visse in Inghilterra nella seconda metà del '700 ed è rimasto famoso per aver dato vita al movimento, che da lui prese il nome: luddismo. Tale movimento si opponeva all'adozione dei telai meccanici per la produzione di stoffe, perché avrebbero diminuito il lavoro per gli operai.

L'opposizione del movimento si espresse con ribellioni e distruzioni delle fabbriche, che li avevano montati. La repressione da parte del governo inglese fu durissima e alla fine i telai ebbero la meglio. Partì così la I rivoluzione industriale, che in soli quarant'anni portò a un aumento vertiginoso della ricchezza totale e del commercio, ma anche a un notevole miglioramento dei più poveri, che poterono difendersi dal freddo grazie al minor costo delle stoffe per coprirsi. Ne trassero vantaggio gli stessi operai, che grazie ai telai videro diminuirsi, a parità di paga, le ore di lavoro.

Se la politica inglese del tempo avesse avuto la stessa vista corta di Ned Ludd, oggi non soltanto l'Inghilterra, ma tutta l'Europa e l'America del Nord sarebbero più poveri e il Welfare o lo Stato sociale che dir si voglia non esisterebbero, con gravissimo danno dei più deboli.

Tutto ciò me lo ha riportato alla mente l'avversione da più parti mostrata nei confronti dei centri commerciali. Come con il luddismo, ancora si continua a guardare con troppa miopia al futuro e agli interessi generali. Come allora si pensava, erroneamente, agli operai, dimenticando ai vantaggi di tutta la popolazione, oggi si pensa alla sopravvivenza di centinaia di piccoli commercianti, dimenticando quello di migliaia di consumatori; dimenticando pure che i piccoli commercianti dalla concorrenza sarebbero stimolati a offrire servizi migliori, perché la ricerca di tale miglioramento non può esserci finché saranno protetti dalla cappa caritatevole dei miopi.