L'improvvisazione al potere

Ritratto di Angelo Sciortino

27 Novembre 2015, 12:53 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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foto di Angelo Arduino

 

Alla domanda se avessi assistito alla riunione di presentazione del progetto della nuova stazione ferroviaria di Cefalù, così ho risposto: “Io ci andrò! Da ragazzo ho amato tanto i film comici e adesso non voglio farmi sfuggire l'occasione di assistere alle riprese di quello che sarà uno dei più grandi film comici della storia. Morto il grande Totò, voglio vedere se chi ne ha preso il posto ne è all'altezza. Se le sue "pinzellacchere" e le sue "ciofeche" faranno ridere o piangere.”.

Così sono andato e non mi è parso che gli intervenuti siano stati all'altezza del grande Totò. Totò, infatti, facendo ridere, diceva cose serissime e ci faceva riflettere; ieri sera, invece, ci hanno fatto sorridere amaramente e non ci hanno spinto ad alcuna riflessione. Se dovessi sintetizzare in una frase il lungo incontro di ieri sera, le parole da usare sarebbero soltanto: un gruppo di sprovveduti si è impegnato a ingannare il popolo spettatore.

Nel suo intervento di presentazione, pubblicato su questo blog la sera stessa dell'incontro nella Sala delle Capriate (https://www.qualecefalu.it/node/18361), il Sindaco ha detto: “La realizzazione del progetto definitivo, approvato, nelle sue linee generali, nel 2003 comporterà tuttavia delle modifiche profonde del nostro tessuto urbano e del territorio per le quali si avranno degli inevitabili disagi. A parere dell’amministrazione comunale è giusto, doveroso, sacrosanto, che nonostante all’atto dell’affidamento delle opere non siano state pretese, da chi avrebbe avuto il potere di chiederle, “ opere compensative” da inserire nel capitolato dei lavori da dare in appalto, è necessario che, di comune accordo con la RFI , la città veda realizzate delle opere che ci compensino, in qualche modo, dell’impatto che si avrà. […]

Pensiamo ad opere di pubblica utilità come, ad esempio, aree da destinare a parcheggio, nonché la destinazione per finalità pubbliche di tutte le zone dell’attuale tracciato che saranno dismesse. In riferimento a quest’ultima questione prevediamo l’inserimento nella variante generale al PRG, che ci siamo impegnati a portare all’esame del Consiglio Comunale entro il prossimo anno, della programmazione urbanistica delle aree dismesse.”.

A parte l'aver dimenticato che il progetto approvato “nelle sue linee generali” nel 2003 non era un progetto esecutivo, qual è quello discusso (!) ieri sera, il Sindaco ha dimenticato di dire che questo odierno è stato approvato in una conferenza di servizi del 2015 e senza alcuna informazione ai cittadini, come si è fatto ieri sera a “misfatto compiuto”.

Comico o drammatico questo modo d'agire? Né l'uno né l'altro, ma semplicemente da sprovveduti, che hanno ritenuto di parlare ad altri sprovveduti. Non ha parlato da sprovveduto soltanto il Sindaco, che non è tenuto a conoscere i principi basilari della scienza urbanistica, ma anche l'ingegnere Duca, che ha detto che il futuro sviluppo delle cosiddette aree dismesse e del piano urbano deve integrarsi con l'opera pubblica presentata in quella sede. Una ben strana considerazione, che sovverte ogni logica! Da che mondo è mondo, è l'opera pubblica che deve integrarsi con l'urbanistica esistente e non questa a quella. E quando tale integrazione comportasse la necessità di alcuni mutamenti, allora essa dovrebbe fare in modo di ridurne l'impatto con opportune compensazioni, che non sono un semplice pagamento per rovinare, ma un mezzo per rispettare un insediamento urbano.

Ma qui viene fuori la parte più divertente. Un commissario approvò, credo durante la sindacatura Guercio, un piano regolatore di massima. A tale approvazione doveva e poteva seguire in meno di sei mesi l'approvazione di un PRG. Negli ultimi anni del Sindaco Guercio e negli oltre tre anni dell'attuale Sindaco non solo il PRG non è stato approvato, ma le due Amministrazioni non hanno fatto nulla per discuterne. Oggi l'attuale Amministrazione, priva di un suo PRG, vorrebbe farci credere che “ In riferimento a quest’ultima questione [le compensazioni] prevediamo l’inserimento nella variante generale al PRG, che ci siamo impegnati a portare all’esame del Consiglio Comunale entro il prossimo anno, della programmazione urbanistica delle aree dismesse.”. E il lavoro dell'architetto La Barbera? E quello dell'ingegnere Trombino? E come può un Comune in dissesto dare incarchi a tecnici esterni, come il professor Panzarella? Vuole affidarsi alla sua generosità di regalare il proprio impegno professionale a degli improvvisatori?