25 Novembre 2015, 21:02 - Salvatore Ilardo [suoi interventi e commenti] |
DOVE E’ FINITA LA SOPRINTENDENZA AI BB.CC.AA.?
Chi percorre spesso la SS 113 in prossimità della località Ogliastrillo, ha netta la percezione di quanta vasta sia l’area interessata dal progetto di raddoppio della linea ferroviaria Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono. Ma, soprattutto, quanto sia già enorme l’impatto ambientale in una zona ad alta vocazione turistica e dalle straordinarie bellezze paesaggistiche. Nella zona in questione, va precisato, non è prevista né la futura nuova stazione ferroviaria di Cefalù, né tanto meno altre opere complementari, di notevole rilevanza. Pur non di meno, come viene evidenziato dalle foto, lo sconvolgimento ambientale e paesaggistico è già enorme, e si è portati a prefigurare un ulteriore aggravamento con l’avanzare dei lavori.
Va ricordato, per gli addetti ai lavori, che si tratta di un’area vincolata dal punto di vista paesaggistico, per la quale è previsto il parere vincolante della Soprintendenza, a seguito della introduzione del cosiddetto “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” del 19.3.2008.
Non risulta che la Soprintendenza si sia pronunciata al riguardo. In ogni caso nel previsto incontro in Comune del 26 novembre p.v. con rappresentanti di R.F.I. e della Società Toto Costruzioni (General Contractor ), sarebbe opportuno che vi fosse la presenza della Soprintendenza, per illustrare in concreto quali opere di mitigazione di impatto ambientale sono state previste per tale tratta. Analogamente sarà importante conoscere tutte quelle misure per ridurre i danni ambientali provocati dalle attività del cantiere (polveri, rumori, inquinamenti da gas di scarico, ecc.). Vi è inoltre il dubbio livello di sostenibilità del sistema viario locale nei confronti di quello che già si rileva, un notevole appesantimento nella circolazione di mezzi pesanti (autobetoniere, camion carichi di materiale edile che, seppure ricoperti da teli, disperdono comunque nell’aria una notevole quantità di polveri).
Nel documento della Conferenza dei Servizi riguardante la prima tratta, erano previste delle centraline proprio per monitorare le condizioni ambientali nelle aree circostanti i cantieri. Nessuno ha mai visto alcuna di tali centraline, mentre i livelli di inquinamento acustico e da polveri nelle aree circostanti raggiungevano livelli insopportabili per le persone che abitavano nei paraggi. Occorrerà pertanto che nei cantieri che verranno realizzati, per la realizzazione di questa seconda tratta, tale monitoraggio con apposite centraline ed anche con visite periodiche da parte di personale delle ASL, non resti puramente un prescrizione che poi non sarà rispettata.
Per la realizzazione della prima tratta Fiumetorto-Cefalù (Ogliastrillo) si stanno registrando tempi lunghissimi. Progetto di raddoppio di una linea ferroviaria, i cui primi atti risalgono al 2004 e che sarebbe dovuta essere ultimata nel 2011, poi nel 2013, adesso ne è previsto il completamento entro giugno 2018. Potremmo dire tempi biblici per una tratta di 29 km, su un terreno pianeggiante, tranne qualche chilometro in galleria, in prossimità di Ogliastrillo.
Il centro urbano di Cefalù non potrebbe sostenere a lungo sensibili disagi ambientali e di vita, se i tempi per la realizzazione della seconda tratta dovessero andare incontro a slittamenti così clamorosi. Un impegno deciso a tale riguardo dovrà essere preso, pertanto, sia dal Referente del Progetto R.F.I, sia dal Contraente Generale, la Società Toto Costruzioni, affinché i tempi previsti per la realizzazione di tale tratta vengano decisamente rispettati.
Cefalù, 25 novembre 2015 Salvatore Ilardo
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Commenti
Angelo Sciortino -
La Soprintendenza...
...non intende né sopra né sotto!
Saro Di Paola -
Dove sono finiti gli ambientalisti?
Se ricordiamo che fu la SALVAGUARDIA DELLE VALENZE PAESAGGISTICHE DI OGLIASTRILLO a fare nascere il "Comitato Cefalù Quale ferrovia" CEFALU' HA DI CHE PIANGERE!
Io mi chiedo dove siano finiti GLI AMBIENTALISTI di quel comitato.
Mi chiedo se ci siano ancora.
Mi chiedo cosa pensino di ciò che, oggi, sta accadendo ad Ogliastrillo.
Mi chiedo se pensino a ciò che, ancora, accadrà ad Ogliastrillo per averne, loro, "salvaguardato" le valenze paesaggistiche.
Mi chiedo se riescono ad immaginare cosa accadrà a Fiume Carbone per avere, loro, "salvaguardato" le valenze paesaggistiche di Ogliastrillo.
Mi chiedo se riescono ad immaginare cosa accadrà nel cuore di Cefalù per avere, loro, "salvaguardato" le valenze paesaggistiche di Ogliastrillo.