22 Novembre 2015, 11:47 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Le immagini del parquet del PalaTricoli, che, ieri, Peppe Fiduccia ha pubblicato sulla sua pagina di facebook
sono di quelle che ci fanno piangere.
Per il “sistema Paese”, nel quale viviamo.
Un “sistema”, nel quale avvengono vicende come quelle del PalaTricoli.
Vicende, per le quali “il sistema Paese” ha impegnato risorse economiche.
Di quelle ingenti.
Per un bene, che “il sistema” avrebbe voluto dare ad una sua parte, senza essere riuscito a darlo.
Perché non è riuscito a completarlo per quello che sarebbe dovuto essere.
Per quelle che erano state le risorse, che “il sistema Paese” aveva impegnato.
Per un bene, che il “sistema” non è riuscito a conservare.
Neanche, nella sua incompletezza.
Perché un bene, malato sin dalla sua concezione, che “il sistema” non è riuscito a curare in tempo.
Trovando gli antidoti giusti per evitare che facesse la fine che ha fatto.
Una fine, che le foto del cittadino Peppe Fiduccia documentano con crudezza.
Una fine, che un altro cittadino, io che scrivo, aveva previsto con certezza.
Già, il 31 gennaio 2015.
All’indomani del giorno, nel quale le raffiche di scirocco avevano divelto, oltre alle lastre sostituite a seguito di analogo evento del 31 gennaio 2014, quelle contigue.
Lo stesso giorno, nel quale scrissi che: (https://www.qualecefalu.it/node/16193)
“era incombente il rischio, che dopo il manto di copertura, il prossimo a “saltare” sarebbe stato il parquet”
Inevitabilmente.
Per l’acqua piovana, che si sarebbe riversata all’interno del palazzetto.
E col parquet saltato, sarebbe stata la fine del PalaTricoli”.
Ciò perché:
“La somma necessaria per il suo recupero sarebbe stata veramente ingente.
E con i tempi che corrono….”.
Con la conseguenza, che Cefalù avrebbe “perso quel Palazzetto dello Sport, che, forse, Cefalù non aveva, mai, avuto”.
Una fine, per la quale nessuno pagherà.
Mai!
Nessuno!
Dei politici e dei burocati.
Cioè, nessuno dei “ministri del sistema”.
Cioè, ancora, nessuno dei “servitori del sistema”.
Pagati con i soldi dei cittadini.
Tutti!
Non pagherà nessuno, perché le responsabilità delle vicende del PalaTricoli sono talmente diffuse che “il sistema” non riuscirà a trovarle.
Sono, infatti, responsabilità del “sistema Paese”.
Saro Di Paola, 22 novembre 2015
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