16 Novembre 2015, 10:42 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
La fermata ferroviaria ad Ogliastrillo, sarebbe stata ad una distanza, in linea d’aria, di circa due chilometri da quella sotto Pietragrossa.
Per quella che è la rete viaria urbana ed extraurbana di Cefalù sarebbe stata, però, una fermata raggiungibile più agevolmente e più velocemente.
Per la stragrande maggioranza dei suoi utenti.
Quella, che, per raggiungere la fermata sotto Pietragrossa, si dovrà servire di mezzi propri.
Come sino ad oggi si è servita, e si serve, per raggiungere l’attuale stazione.
Sono gli utenti della parte nordorientale del centro storico, dalle zone ad Est e a Nord della Rocca, da quelle a Nord della via Cirincione e della via del III millennio e da quelle ad occidente del Pietrapollastra.
Sono, e saranno, gli utenti, che, per arrivare ai treni, non hanno, e non avranno, una via alternativa alla via Gramsci
ed a quelle altre, attraverso le quali possono, e potranno, arrivare alla la via Gramsci, che sono:
dal versante di settentrione:
- il primo tratto della via Roma, via San Pasquale, via Pintorno, via Vazzana;
- Via Bagni, Piazza Cristoforo Colombo, via Cavour, via Pintorno, via Vazzana;
- Via Bagni, Piazza Cristoforo Colombo, lungomare Giardina, via Vazzana;
dal versante di meridione:
-Via Pietragrossa, via Antonello da Messina e la discesa del sottopasso ferroviario in corrispondenza della Via Martoglio.
Percorsi viari, che, ad eccezione dell'ultimo con la strettoia del sottopasso, in determinate fasce orarie e per lunghi periodi dell’anno, sono percorribili a velocità assai modeste, se non a passo d’uomo.
Percorsi, nei quali, quando possiamo, evitiamo di immetterci.
Tutti.
A subire il disagio della maggiore distanza della fermata ferroviaria ad Ogliastrillo, sarebbero, soltanto e fondamentalmente, gli utenti, pendolari e non, che, in partenza da Cefalù, possono, e potranno, raggiungere l’attuale stazione, pedonalmente.
Lo stesso disagio, che avrebbero potuto subire quanti, tra pendolari e non, in arrivo a Cefalù, possono, e potranno, raggiungere, pedonalmente, il posto di lavoro, la scuola, la casa e quale che sia il loro recapito finale.
Disagi, cui si sarebbe potuto ovviare con un efficiente servizio di trasporto pubblico per una spola, regolare e relazionata agli orari dei treni, tra l’attuale stazione e la fermata di Ogliastrillo e tra la fermata di Ogliastrillo e le scuole più frequentate dagli studenti pendolari.
Scuole, che, ad eccezione del Liceo Ginnasio Mandralisca, non sono vicinissime all’attuale stazione.
Un servizio di trasporto pubblico, che si sarebbe potuto svolgere lungo un percorso viario diverso da quello, che, attualmente, collega Ogliastrillo alla Piazza della stazione.
Un percorso diverso perché con l’ultimo tratto, assolutamente, nuovo.
Il tratto dal passaggio a livello di Gallizza all’attuale stazione.
Quel tratto di strada carrabile, nel quale, per lo spostamento della fermata ad Ogliastrillo e per la dismissione dell’attuale stazione, si sarebbe potuto trasformare l’attuale tratto di linea ferrata.
(continua)
Saro Di Paola, 16 novembre 2015
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- “Cefalù: quale ferrovia”? NO! Cefalù: quale fermata? (2) – Saro Di Paola – 13 novembre 2015 (http://www.qualecefalù.it/node/18203)
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