Cronoscalata del Santuario: qualcosa rinasce a Cefalù

Ritratto di Angelo Sciortino

9 Ottobre 2015, 16:22 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Quando Ruggero I, detto il Gran Conte, decise di strappare la Sicilia agli Arabi, sbarcò da Reggio a Messina con trecento cavalieri. Se confrontiamo questo numero con quello delle migliaia di Anglo-Americani, sbarcati a Gela nel '43, il numero dei cavalieri Normanni potrebbe apparire insufficiente per lo scopo che si voleva raggiungere; se invece lo confrontiamo con il risultato raggiunto, del quale proprio a Cefalù esiste un'impareggiabile testimonianza, allora essi ci appaiono come gli eroi, che con il coraggio superarono l'inferiorità numerica.

Questi ricordi del passato mi sono venuti in mente, quando appena nove membri del comitato i Normanni hanno annunciato per domenica prossima la crono-scalata al Santuario di Gibilmanna. Una gara automobilistica passata quasi nel dimenticatoio, nonostante il lustro che essa diede a Cefalù, quando per dieci anni la si svolse.

Per aver ascoltato le loro discussioni mattutine, quando sedevano ai tavoli dello stesso bar dove anch'io prendo il mio caffè, ho capito che per loro non è stato facile raggiungere il risultato, come non fu facile per i trecento cavalieri di Ruggero. Per fortuna anche questi nove normanni del III Millennio sono stati forti e determinati come quelli. Con fatica si sono procurati i mezzi finanziari necessari per la loro impresa e, soprattutto, si sono procurate ben 90 adesioni di corridori automobilistici.

La gara, che si svolgerà domenica prossima, sarà sicuramente appassionante e comunque sarà un esempio di come sia possibile far risorgere ciò che a Cefalù sembra morto. Chiunque vinca la gara, è certo che il vero vincitore sono questi nove normanni e l'intera città di Cefalù.