26 Febbraio 2013, 08:31 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
È la quinta volta, almeno, che il manto stradale sprofonda.
All’imbocco della Via Cirincione dalla via Pietragrossa.
Il 12 maggio del 2012, dopo che era stato eseguito il rattoppo dell’asfalto, almeno per la quarta volta,
su “L’Altra Cefalù” sotto il titolo “1,2,3,4,………ANCHE PER OGGI E’ FATTA : E DOMANI?” (http://www.laltracefalu.it/node/7772),
ho scritto :
“…in quel punto della strada, le premesse perché, si apra una voragine ci sono tutte……”,
aggiungendo che :
“Qualcuno dovrebbe scendere sotto il ponticello entro il quale,in corrispondenza dell’imbocco con la via Cirincione, quello che era il torrente Pietragrossa sottopassa la sede stradale della omonima via”.
Ciò perché
“A ridosso del ponticello qualcosa non funziona.
L’acqua piovana non è canalizzata come dovrebbe.
Si disperde nel rilevato che funge da fondazione alla strada.
Lo erode, lo scava, lo aggrotta.
Sotto la pavimentazione stradale il processo, dal punto di vista fisico,ha gli stessi effetti del processo fisico-chimico che nelle rocce calcaree viene definito carsismo sotterraneo.
Speriamo che non ci scappi l’incidente.
In Italia non sarebbe il primo “.
Oggi che il manto stradale è sprofondato ancora una volta, mi chiedo se, dopo il 12 maggio del 2012, qualcuno sia mai sceso sotto il ponticello per accertare se gli sprofondamenti della pavimentazione stradale siano causati da quel carsismo sotterraneo di cui ho detto.
Se nessun accertamento,frattanto, dovesse essere stato fatto, mi auguro che venga fatto.
Almeno adesso.
Dopo che il campanello d’allarme è suonato.
Per l’ennesima volta.
Saro Di Paola, 26 febbraio 2013
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