23 Settembre 2015, 10:43 - Rosi Gioviale [suoi interventi e commenti] |
Il misfatto è compiuto! Mio Padre si trova sepolto, come la volontà dell'Amministrazione e il Regolamento cimiteriale votato da dieci consiglieri hanno voluto, al quinto livello di una assurda costruzione, come dimostra la fotografia seguente:
Questo fatto già da solo dimostra che quella posizione impedisce a mia Madre di avvicinarsi alla lapide, per illudersi di continuare una corrispondenza d'amorosi sensi con l'Uomo, che le fu compagno per oltre cinquant'anni.
Se poi si tiene conto che la scala per avvicinarvisi è quella della seguente fotografia
e che poggia sul seguente marciapiedi in forte pendenza
La situazione non migliora neanche con la scala messa a disposizione dell'Amministrazione:
Si tenga anche conto che la via d'accesso ha scalini non a norma, che impediscono a mia Madre di avvicinarsi con sicurezza, in considerazione che ella è affetta da una pesante forma di osteoporosi e viene da un intervento debilitante, allora non v'è chi, dotato di un minimo di umanità, avendone il potere, non prenderebbe gli opportuni provvedimenti, per rimediare.
Aggiungo che la pendenza del marciapiedi e del viale è tale, che neppure una persona ancora relativamente giovane e nel pieno delle sue forze potrebbe salire su quella scala, se essa non è tenuta da almeno due persone.
Già mia figlia aveva sollevato il problema in questi due link: https://www.qualecefalu.it/node/16601 e https://www.qualecefalu.it/node/17824. Sebbene si fosse in tempo per approntare rimedi, il Sindaco stesso, parlando con mia Madre, ha detto che non c'era nulla da fare. Aggiungeva, anzi, che lo stesso Prefetto, al quale era stata indirizzata una nota di mia Madre per chiedere il rispetto della legge, che garantisce la tutela per i più deboli, specialmente se protetti dalla legge 104, aveva risposto all'Amministrazione, condividendone le scelte. Di tale risposta, che avrebbe dovuto comunque essere indirizzata a mia Madre, a nessuno è stata data conoscenza, come se non esistesse!
Per quanto riguarda la vicenda personale di mia Madre e di tutta la famiglia, il misfatto è già compiuto. Se scrivo questa nota, è perché spero che in futuro si provveda a correggere il Regolamento, come è stato fatto in centinaia di comuni italiani, allo scopo di evitare difficoltà e sofferenze ad altri, che in futuro potrebbero trovarsi nelle stesse condizioni.
Questo e solo questo è quanto chiedo a questo Sindaco e ai consiglieri autori e sostenitori del Regolamento cimiteriale più inumano e incivile, che esista in Italia.
Spero, inoltre, che questo mio intervento sortisca almeno il risultato di dar vita, da parte dell'Amministrazione, agli interventi per rendere sicure le visite ai defunti, provvedendo a rimediare ai tanti ostacoli, che vi si frappongono.
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