11 Settembre 2015, 20:31 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Lo schieramento di centro destra, che, nel 1997, aveva portato alla elezione a sindaco di Cefalù della giovanissima deputata regionale Simona Vicari e, nel 2002, alla sua riconferma, implose nell’estate del 2006.
Dopo le avvisaglie delle dimissioni degli Assessori Rosaria Muffoletto e Leo Cefalù, a farlo implodere furono le dichiarazioni del Consigliere Pietro Rasa.
Quelle, che l’ esponente dell’UDC rese nella Sala delle capriate, allorquando, a soli dieci mesi dalle elezioni amministrative del 2007, si dimise dalla carica di Vicepresidente.
Furono dichiarazioni di fuoco contro il Sindaco Vicari e contro i colleghi consiglieri del centro destra, che, quattro anni e due mesi prima, lo avevano eletto vicepresidente.
Per Rasa, la Vicari era il “monarca assoluto”, che imponeva i suoi “diktat” ai consiglieri del centro destra, che, autentici “yesmen”, ubbidivano.
Per “rientrare nella considerazione e nelle grazie del sindaco”
Di fatto, Rasa con le sue dichiarazioni aveva fatto da apripista.
Aveva lanciato la corsa a sindaco del Dottore Giuseppe Guercio.
Una corsa iniziata e condotta all’insegna della “discontinuità dalla Vicari”.
Per portare al successo una candidatura, che, avendo messo “Cefalù al di sopra di tutto”, trovò il sostegno di esponenti politici, che, a Cefalù, avevano scritto la storia della sinistra.
Due nomi per tutti: Giovanni Cristina e Santa Franco.
Fu una corsa, che Guercio stravinse.
Sul “porto” di Presidiana, il Sindaco Guercio
onorò l’impegno, che aveva assunto con i suoi elettori.
La sua “discontinuità dalla Vicari” fu totale.
Lo si capì, assai chiaramente, il 27 dicembre del 2009, allorquando, nel corso dell’incontro con la stampa (http://www.laltracefalu.it/node/370), che, alla fine di ogni anno, Cefalù Radio Madonie organizzava al bar “La Villa”,
alla domanda, capziosa, del giornalista Vincenzo Lombardo:
“Ci sono prospettive per il porto di Presidiana? Il progetto riparte, sarà realizzato, sarà messo tra i primi punti del programma che presenterà il 29 in consiglio comunale?”
il Sindaco Guercio rispose:
“Per quanto riguarda il porto di Presidiana, ho avuto un incontro, nei mesi scorsi, con la sovrintendente, dottoressa Mormino, la quale, esaminando il progetto che era stato richiesto all’architetto Botta, l’ha quasi tagliato del tutto perché c’è un impatto ambientale enorme soprattutto per quanto riguarda il parcheggio delle auto che è previsto vicino alla foce del fiume. Ha bocciato anche i bracci che dovevano partire dal pontile a T. Per quello che ho capito io, la Sovrintendenza è contraria all’approvazione di questo progetto. Ho detto alla Sovrintendente che Cefalù non può rimanere senza un porto. In linea di massima, io sono dell’avviso di mettere in sicurezza l’attuale porto di Cefalù, allungando la diga foranea, quindi cercando di preservare le imbarcazioni dai venti di nord-est (il grecale è quello che maggiormente entra all’interno del porto e che danneggia le barche).”
Invero, la Soprintendenza, sul progetto Botta, si era espressa, già, il 16 ottobre del 2008. Con il parere contrario, che ho, già, pubblicato e sul quale ho già scritto. (https://www.qualecefalu.it/node/17789)
Fu un parere che il Sindaco Guercio mise “al di sopra di tutto” e che, invece, si sarebbe potuto e dovuto impugnare.
Per la irrazionale ed assoluta infondatezza delle motivazioni con le quali la Dottoressa Mormino lo aveva supportato.
Se il Sindaco Guercio avesse impugnato, nelle giuste sedi, il parere della Soprintendenza avrebbe messo, nei fatti e non nelle parole, “Cefalù al di sopra di tutto”.
La Regione Sicilia, infatti, aveva posto in essere tutti gli altri presupposti, che, in uno al parere della Soprintendenza, erano indispensabili per soddisfare l’annosissima esigenza di mettere in sicurezza e completare “il porto” di Prissuliana.
Come avrò modo di documentare nel prossimo scritto, il Presidente della Regione Siciliana, già il 17 marzo del 2009, aveva promulgato la Legge n° 3, che dettava nuove “Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto” ed il 23 dicembre del 2009, quattro giorni prima della risposta di Guercio al giornalista Lombardo, l’Assessorato Regionale del Turismo, delle Comunicazioni e dei Trasporti, con apposito Decreto aveva approvato il bando relativo alla linea di intervento 3.3.2.5 “Interventi strutturali ed infrastrutturali finalizzati all’attuazione del piano strategico regionale della portualità turistica, con priorità alla realizzazione di approdi sicuri nelle isole minori e nelle località di maggiore attrazione turistica”.
Cefalù-Presidiana era la settima delle 42 infrastrutture portuali individuate dal predetto Decreto, che le elencava nell’ordine geografico, che facendo il periplo della Sicilia in senso antiorario iniziava col “Sistema porto di Messina, per proseguire con Milazzo e giungere a Riposto e Giardini Naxos.
(continua)
Saro Di Paola, 11 settembre 2015
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