Il "PORTO", le pareti della Rocca ed il torrente Sant'Oliva

Ritratto di Saro Di Paola

27 Agosto 2015, 09:29 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Sul progetto di messa in sicurezza e di completamento del “porto” fu, pure, necessario presentare una istanza al Genio Civile “ordinario”.
Quello che ha tutte le competenze sulla sicurezza delle costruzioni e sulla salvaguardia dei corsi d’acqua.

Il Comune presentò l’istanza, il 16 dicembre 2002, per chiedere il parere ai sensi dell’articolo 13 della Legge 64/74, che “disciplina le costruzioni in zona sismica” e quello sul rispetto del Reggio Decreto del 1904, che disciplina le “opere che possono aver relazione col buon regime delle acque pubbliche dei fiumi, torrenti, laghi, rivi e colatori naturali”.
Il Genio Civile rilasciò i due pareri il 4 agosto 2003.
In un solo atto.

Sette mesi e 20 giorni per un parere, che, VIVA L’ITALIA, non aveva attinenza alcuna con l’obiettivo primario che l’Amministrazione comunale perseguiva.
Cioè la messa in sicurezza del “porto”.

Nel parere relativo alla sicurezza delle costruzioni in zona sismica, il Genio Civile, ”per il rischio connesso alla caduta massi dal versante della Rocca prospiciente il porto, prescriveva “la realizzazione delle opere necessarie alla mitigazione del rischio attuale”.
Sottolineando che tale realizzazione sarebbe dovuta essere “preliminare all’attuazione di qualsiasi opera prevista nel progetto.

Le opere di mitigazione del rischio, ancora oggi nel 2015, cioè 12 anni dopo l’espressione di quel parere, non sono state realizzate.
E dire che, a sollecitarne la realizzazione e a farle realizzare dalla Protezione Civile sarebbe dovuto essere, proprio, il Genio Civile.
ROBA DA NON CREDERCI!
ROBA DA BUROCRAZIA ITALIANA!
ROBA DA REPUBBLICA ITALIANA!

     

Nel parere relativo alla disciplina delle “opere che possono avere relazione col buon regime delle acque” del torrente Sant’Oliva, il Genio Civile prescriveva che:
a) nello specchio d’acqua avente un raggio di 60 metri dalla foce del torrente dovranno, nel tempo, essere interdette le attività portuali acqueo.
b) in corrispondenza del tratto terminale (circa 80 metri dalla foce), individuata come area soggetta a potenziale esondazione, è interdetta la realizzazione di opere.


E dire che, proprio, il Genio Civile, per avere, prima, autorizzato l’intervento e, poi, addirittura, realizzato quello di consolidamento, dopo l’allarme da me lanciato il giorno dell’Immacolata del 2002, sapeva, e dovrebbe sapere, assai bene, che quel torrente è stato intubato ed è ridotto così:

     

Proprio così!
A non più di 100 metri dal limite superiore dell’area soggetta a potenziale esondazione.
ROBA DA NON CREDERCI!
ROBA DA BUROCRAZIA ITALIANA!
ROBA DA REPUBBLICA ITALIANA!

Di seguito il parere espresso dal Genio Civile il 4 agosto 2003 sull’istanza presentata dal Comune il 16 dicembre 2002.

(continua)

Saro Di Paola, 27 agosto 2015

__________________________________________________________________________________________________________

Articoli correlati: