I parolai e gli scaricabarili

Ritratto di Angelo Sciortino

11 Agosto 2015, 09:00 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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L'attuale politica di Cefalù è il quadro esatto della politica siciliana degli ultimi anni, di quella politica che non governa né amministra e che dei suoi errori e delle sue dimenticanze attribuisce la responsabilità ad altri.

Si tratta di una malattia psicologica, di cui sono colpiti Rosario Lapunzina e Rosario Crocetta, che per brevità indicheremo di seguito come Rosario1 e Rosario 2. Entrambi sono figli di quel PD sorto dalle rovine dei due partiti di massa del II Dopoguerra: il democristiano e il comunista. Due partiti fortemente connotati da una ideologia, che fissava le proprie mete in un futuro temporalmente non stabilito, perché per entrambi “la vita era altrove”: per l'uno era il Paradiso divino e per l'altro era il Paradiso dei proletari. Soffrire nel presente serviva sicuramente a guadagnare tale Paradiso.

Altrove questa psicologia sociale e politica è quasi sparita, battuta dalla cultura. Nel nostro Sud e in Sicilia essa sopravvive, alimentata da una diffusa ignoranza e da un'impotente disperazione. È ormai indiscutibile che negli ultimi trent'anni il divario tra Nord e Sud è cresciuto tanto, da risultare ormai insopportabile. Il partito di Rosario 1 e di Rosario 2 ci dice che è colpa del famelico Nord e in tanti ci credono, convinti che i due “hanno le mani legate” dalle leggi volute dal Nord, per imporre la politica finanziaria di quei tedeschi, che lavorano e risparmiano. La politica finanziaria che ci impone lacrime e sangue.

E sia! Sarà vero che il Nord c'impone lacrime e sangue, ma noi siamo senza colpe? Noi non abbiamo fatto qualcosa per ridurci a poveri sudditi sfruttati?

Questo è un punto cruciale, che ha interessato da tempo la sociologia politica. I suoi studiosi hanno approntato la cosiddetta scala di Rotter, che permette di individuare l'attitudine di questi politici a scaricare su altri le proprie responsabilità e le proprie incapacità. Il test della scala di Rotter si svolge con undici parametri, che permettono di valutare scientificamente questi amanti dello scaricabarile. Rosario 1 e Rosario 2 con le loro azioni e i loro storici detti superano a pieno titolo tali parametri, per cui si caratterizzano essenzialmente per essere auto assolutori, se le cose vanno male. Rosario 1 va oltre, perché ha dichiarato innumerevoli volte che la colpa è di Simona Vicari, dimostrandosi così il più cristiano dei politici, perché, come i cristiani che per duemila anni accusarono gli Ebrei della crocifissione di Gesù, egli dopo circa dieci anni continua ad accusare Simona Vicari della crocifissione di Cefalù.

Così, però, si finisce con il continuare a distruggere la Sicilia e Cefalù, che in quest'opera di distruzione marcia in testa verso l'abisso. Bisogna smetterla; bisogna costringere questi numerosi Rosario a recitare il mea culpa oppure a tornarsene a casa. Questo e solo questo dev'essere l'impegno dei Siciliani e dei Cefalutani, se amano veramente la loro Terra e se vogliono salvarla per se stessi e per le generazioni future.

Chiedetevi a che cosa serve essere un sito UNESCO, se attorno alla Cattedrale normanna c'è il deserto culturale, sociale ed economico; a che cosa serve un'edicola votiva dedicata a Sant'Anna, se poi è la stessa Amministrazione a metterci un contenitore per i rifiuti. Già queste sole due risposte sono sufficienti per dimostrare chi veramente sono i tanti Rosario siciliani: parolai!