Dente per dente Occhio per occhio

Dente per dente Occhio per occhio

Nel dolore per il lutto che ha colpito all'improvviso una famiglia, un lutto atroce, un lutto senza lenimento, che  coinvolge non solo una comunità, ma una nazione per tutto quello che sottintende che va dalla trascuratezza dei problemi, al lasciar andare perché, poi, si sa, tutto passa ed è inutile fare sforzi, mi chiedo solo se non sarebbe stato  sufficiente per mostrare le zanne del cinghiale, perché questo era l'intento principale, proporre una foto come questa dove le zanne aguzze sono più che evidenti:

Dirò subito che alla Ferla, al 6° km e poco più, all'ombra della pinetina, a 15 metri dalla mia vecchia casa, nel settembre 2013 mi sono imbattuta in sei o sette cinghialotti poco più grossi del mio cocker. Ho avuto paura. Molta. Ho afferrato il mio cane che si stava già mescolando ai cuccioli abbaiando chiassosamente e agghiacciata dal terrore di veder comparire la madre, sono arretrata fino alla macchina e da lì sempre con la morte nel cuore, fino alla porta di casa. Sono stata fortunata, perché la madre forse era morta o non abbastanza vicina. Ho segnalato il caso. Un lieve tonfo nel nulla.

Fino alla tragedia, terribile, immensa, sanguinosa, di ieri non è stata presa nessuna misura. Sindaci, privati cittadini, molti hanno segnalato il pericolo, ma ripeto, è stato "necessario" questo luttuoso episodio. Forse gli aggettivi usati per sottolineare il lutto, il dolore e la tragedia, sono stati troppi, eppure li ribadisco. Orrendo il fatto, agghiacciante, la tragedia, disgustoso e da vomito che occorra tutto ciò per studiare un piano regionale. Mi auguro che sia un piano "controllato" che prenda in esame tutti, sottolineo, tutti i lati del problema per tentare di risolverlo.  E che  riesca a lenire il dolore di una famiglia, duramente provata, dallo strazio  del quale sento di poter parlare con una cognizione sia pure limitatissima e al quale partecipo con tutta l'anima.