9 Agosto 2015, 02:54 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Non sono riuscito ancora a capire che cosa vogliono il Sindaco di Cefalù, quello di Pollina e il Presidente dell'Ente Parco delle Madonie, che a gran voce chiedono interventi legislativi all'Assemblea regionale per favorire la lotta all'eccessivo proliferare dei suidi selvatici nel nostro territorio. Quei suidi, che ieri hanno ucciso un uomo e ferito la moglie.
Non lo capisco, perché la legge regionale c'è ed essa all'articolo 4 autorizza interventi persino per l'abbattimento dei capi selvatici, quando questi dovessero risultare dannosi per le sole coltivazioni. Figurarsi per l'incolumità dell'uomo!
Per evitare di essere creduto sulla parola, riporto l'articolo 4 della citata legge 33:
Art. 4 della legge regionale n. 33 del 1° settembre 1997
Controllo della fauna
1. Per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo e la salvaguardia degli equilibri ambientali, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, la fauna selvatica può essere sottoposta ad operazioni ed interventi di controllo anche nelle zone nelle quali esiste divieto di caccia.
2. Gli interventi di controllo della fauna selvatica sono esercitati dalle ripartizioni faunistico-venatorie mediante l'utilizzazione di metodi ecologici in qualsiasi periodo dell'anno. Per gli aspetti sanitari le ripartizioni si avvalgono dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, previo parere dell'Osservatorio faunistico siciliano.
3. Su proposta delle ripartizioni faunistico-venatorie, ove queste abbiano accertato l'inefficienza dei metodi di cui al comma 2, l'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste può autorizzare piani di cattura sentito l'Istituto nazionale per la fauna selvatica. In casi del tutto eccezionali o per imprescindibili esigenze sanitarie l'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste può autorizzare con le stesse modalità piani di abbattimento selettivi e, comunque, senza l'uso di veleni.
4. Le operazioni e gli interventi di controllo della fauna selvatica, ivi compresi quelli di cattura e di abbattimento, sono demandati alle ripartizioni faunistico-venatorie che vi provvedono a mezzo di proprio personale, di dipendenti del Corpo delle guardie forestali e di altri agenti venatori dipendenti da pubbliche amministrazioni.
5. Le ripartizioni faunistico-venatorie possono altresì avvalersi:
a) dei proprietari e dei conduttori dei fondi sui quali si attuano gli interventi, purché muniti di licenza per l'esercizio venatorio;
b) (lettera omessa in quanto impugnata, ai sensi dell'art. 28 dello Statuto, dal Commissario dello Stato per la Regione Siciliana).
6. Nei parchi regionali e nelle riserve naturali il controllo della fauna selvatica è attuato dalle guardie addette ai parchi o alle riserve e dai soggetti di cui al comma 4.
7. La fauna abbattuta, se commestibile, è donata in beneficenza ad orfanotrofi e centri di prima accoglienza
In forza di questa norma, chiara più di certi comunicati, sono già intervenute le Amministrazioni comunali di San Mauro Castelverde e di Castelbuono, che previa autorizzazione hanno organizzato battute di caccia ai cinghiali, allontanando il pericolo anche per l'altra fauna, selvatica e domestica.
E Cefalù? L'Amministrazione, dopo un giorno di lutto cittadino, sembra pronta a organizzare una battuta di caccia al capro espiatorio!
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