2 Agosto 2015, 16:09 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Finché i Comuni saranno amministrati da Amministrazioni come quella di Cefalù e saranno a loro volta controllati da consigli comunali come quello di Cefalù, non ci sarà una ragionevole fiducia sul futuro dell'Italia intera, neanche nel 2025, come pronosticava pochi giorni fa il FMI.
L'Amministrazione aveva proposto un aumento della TASI, che soltanto nel nome si riferisce ai “servizi indivisibili”, come dimostra lo stato delle strade comunali, dei servizi affidati alla Polizia Municipale e la gestione generale del territorio. Il nuovo regolamento della TASI è stato bocciato dal Consiglio comunale, ma nessuno ha sottolineato che la TASI è servita soltanto, dopo il superamento dell'IMU sulla prima casa, per pagare gli euro non più coperti dallo Stato. Tale accettazione acritica di quanto lo Stato impone non è una garanzia dell'autonomia locale, ma l'accettazione di una servitù illiberale.
Questo asservimento è ancora più grave, se si riflette sulla vera natura dell'IMU. Anche qui la sua natura è soltanto nominale. Dovrebbe esse l'imposta municipale unica, ma su 100 euro pagati dal cittadino, 18,5 vanno allo Stato per la quota erariale pagata dalle imprese, 0,30 euro servono per finanziare gli ultimi tagli, 36 euro, infine, vanno ad altri comuni, diversi da quello in cui si paga. In poche parole, le imposte comunali pagate dai cittadini non vengono utilizzate, se non in minima parte, pari al 45,2%, per i fabbisogni del loro Comune.
È strano che un'Amministrazione consenta, alla faccia del titolo V della Costituzione, questo federalismo all'incontrario! Un Sindaco e i consiglieri che lo sostengono, se non protestano sono doppiamente responsabili di fronte a questi attentati alla libertà dei cittadini. Così facendo, essi non si dimostrano rappresentanti dei loro elettori, ma di un Governo centrale, che li tratta come semplici esecutori della sua eccessiva fiscalità. La prova più lampante è l'accorata protesta dei consiglieri del PD, rinvenibile nel seguente link: https://www.qualecefalu.it/node/17584.
A loro hanno risposto i consiglieri d'opposizione, ma non sottolineando le ragioni svolte fin qui in questo intervento. Da entrambe le parti, dai sostenitori dell'Amministrazione e dagli oppositori, è venuta meno una disamina approfondita e logicamente corretta della situazione finanziaria del Comune. Una mancanza di disamina, che desta preoccupazioni e dubbi sulla loro competenza a svolgere il ruolo, per il quale sono stati eletti.
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