14 Luglio 2015, 14:37 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Aveva, o avevano, scambiato per pisciatoio pubblico il luogo nella foto.
Sotto il portico pubblico dell’EGV CENTER.
Ad angolo tra un pilastro ed il muro del camminamento per la stazione
Proprio di fronte all’androne della scala della casa di mia madre.
Sistematicamente, un giorno sì e l’altro no, una o due pisciate bagnavano e imbrattavano il pilastro, il muro ed il pavimento.
Sistematicamente, mia madre, quasi ottantottenne, per svariati mesi, si è sobbarcato il compito di pulire e disinfettare.
Con secchio, ramazza, acqua e candeggina.
Non potevo più tollerarlo.
Non sapevo, però, cosa fare per evitare quello sconcio e per risparmiare a mia madre quell’ingrato compito.
Dapprima, ho tentato con il cartello: “AREA VIDEO SORVEGLIATA”.
Niente da fare!
Poi, a quel cartello, ho aggiunto la scritta: “QUESTO NON E’ UN PISCIATOIO”.
Niente da fare!
Il cartello e la scritta non avevano sortito l’esito sperato.
Quasi due mesi addietro, ho pensato di tentare con questa scritta:
Mi sono servito del macabro nella speranza che servisse da deterrente.
Ha funzionato.
Funziona.
Almeno, sino ad oggi.
“Quanno ce vò, ce vò”.
Oppure no?
Saro Di Paola, 14 luglio 2015
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Articolo correlato: “Quanno ce vò, ce vò” – Saro Di Paola – 12 luglio 2015 (https://www.qualecefalu.it/node/17443)
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