13 Luglio 2015, 14:53 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Ieri, subito dopo che ho pubblicato il mio post “Quanno ce vò, ce vò” (https://www.qualecefalu.it/node/17443), Giovanni Cassataro, sulla pagina facebook “NOI”, ha postato il commento che segue:
“Cefalù l’hanno svenduta i cefaludesi, se non rispettiamo il nostro ambiente non possiamo sperare che lo rispettino gli altri e poi... CU SCUPA A SO PUTIA NUN È GARZUNI”.
Se è vero che siamo stati i cefaludesi ad avere svenduto Cefalù, è, però, anche, vero che, a Cefalù, c’è, ancora, chi conosce bene l’adagio, che Giovanni ha citato, con molta efficacia: “CU SCUPA A SO PUTIA NUN È GARZUNI”,.
Per averne contezza basta andare alla Giudecca.
Vedrà quanto io vedo dai balconi di casa mia.
Tutte le mattine, Mariassunta, cifalutana e juricara doc, spazza, raccoglie e lava un tratto, di una cinquantina di metri, della Via Candeloro
ed un tratto, di un’altra cinquantina, di metri della Via Pierre
Non sporcare le strade ed i luoghi pubblici dovrebbe essere DOVERE CIVICO di tutti.
Mariassunta va ben oltre!
Per Mariassunta quei due tratti di strada sono casa sua!
Come per “Franzuà”, che, parigino di nascita ma, anche lui cifalutanu e juricaro doc, ha imparato, proprio, dalla “zia Assunta”.
Saro Di Paola, 13 luglio 2015
___________________________________________________________________________________________________________
Articolo correlato: “Quanno ce vò, ce vò” – Saro Di Paola – 12 luglio 2015 (https://www.qualecefalu.it/node/17443)
- Accedi o registrati per inserire commenti.
- letto 1434 volte