Le Madonie si mobilitano contro la chiusura del punto nascita di Petralia

Ritratto di Quale Cefalù

12 Luglio 2015, 11:01 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Comunicato stampa

 

L’assemblea dei sindaci, degli amministratori, dei rappresentanti delle associazioni di categoria e delle forze politiche e sociali, svoltasi a Petralia Sottana, ha deciso di partecipare all’incontro con il presidente della regione, martedì 14 p.v. e di avviare subito la mobilitazione del comprensorio delle Madonie, con un calendario di iniziative di lotta contro la chiusura del punto nascita e per il rilancio dell’ospedale.

La prima richiesta al Presidente Crocetta è di decretare la deroga alla chiusura del punto nascita per le seguenti ragioni: la precarietà di tutto il sistema stradale principale e secondario; la distanza dagli altri presidi ospedalieri, oggi ancora più difficili da raggiungere per il crollo dell’autostrada e l’assoluta inadeguatezza dei percorsi alternativi, fattori che hanno allungato i tempi di percorrenza; l’altitudine dei centri che fanno riferimento all’unico ospedale della Sicilia collocato a 1000 m s.l.m., con difficoltà nella mobilità e rischio per la vita, nel periodo invernale ed in presenza di neve.

Il Governo Regionale, con il provvedimento di chiusura del punto nascita di Petralia, ha dimostrato il suo strabismo e la conseguente schizofrenia dei provvedimenti adottati. Infatti, mentre appena due settimane fa, le Madonie venivano scelte, meritatamente e fondatamente, rispetto ad altre aree della Regione, come territorio in cui sperimentare un nuovo modello di sviluppo economico attraverso la strategia nazionale delle aree interne (S.N.A.I.), basato sulla sanità e la scuola, sulla mobilità e sulle risorse del territorio, lo stesso Governo ieri ha tagliato un servizio fondamentale. E ancora più incomprensibile e grave appare il provvedimento in questo momento di isolamento e di estrema difficoltà per le Madonie e per tutte le attività del territorio. La strada statale 643, Polizzi-Scillato, sulla quale è dirottato l’80% del traffico della Palermo-Catania, è già una trappola oggi e lo sarà ancora di più nel prossimo inverno per l’assoluta imprevedibilità dei tempi di percorrenza, in primo luogo per i mezzi di soccorso. L’auspicio è che quanta accaduto sia frutto di distrazione e mancanza di comunicazione tra branche diverse della stessa amministrazione.

Le azioni di lotta, in attesa degli esiti dell’incontro con il Presidente, iniziano con il presidio dell’Ospedale da parte degli amministratori e delle comunità delle Madonie.

                                                                                                       Santo Inguaggiato Sindaco