Plotone di tassazione

Ritratto di Angelo Sciortino

26 Giugno 2015, 19:55 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Nel settore privato, la produttività di un’azienda è misurata da quanto i consumatori spendono volontariamente per il suo prodotto. Ma nel settore pubblico, la “produttività” del governo è misurata – mirabile dictu – da quanto esso spende!

Così il grande economista Murray N. Rothbard. Certamente è forse troppo riportare il pensiero di un così grande economista per giudicare e commentare gli sproloqui dell'attuale Amministrazione, che nascono dalla totale ignoranza della scienza economica e di qualsiasi principio di buongoverno, ma Egli non ce ne vorrà, se tutto ciò servirà a rendere finalmente più edotti i cittadini dei danni finora subiti e di quelli che una politica amministrativa sciatta sta preparando per il futuro. Un futuro, che durerà almeno cinque anni e sul quale non potranno intervenire per limitarne i danni, perché la loro città e i loro averi saranno per cinque anni in mano ai commissari.

Com'è potuto accadere tutto ciò è stato detto più volte ed è stato talora persino anticipato. Anticipazioni, che non erano profezie, perché nascevano da ragionamenti ben argomentati, ma la cui logica è sfuggita a chi aveva promesso di amministrare il Paese con impegno e competenza e non con onnipotenza e saccenteria.

Da almeno un anno, sparite le nebbie dei ricorsi alla Giustizia amministrativa e giunte le loro sentenze a fare chiarezza, l'Amministrazione ha preso atto del suo fallimento e ha dichiarato il dissesto finanziario del Comune. Credendo con ciò di poter nascondere che il fallimento non è della Città, ma della stessa Amministrazione, che ha creduto di poter risolvere ogni cosa con la semplice agitazione di un capopopolo.

Oggi, quindi, sembra che si voglia far ricadere sui cittadini il costo sia degli errori del passato e sia di quelli della presente Amministrazione. I commissari, certamente, indagheranno e sapranno a chi attribuire le responsabilità. Intanto, però, qualcuno dovrà pagare. E costoro saranno, come sempre, i cittadini, che si vedranno aumentare le tasse comunali, perdendo contemporaneamente servizi essenziali. Oltre al danno, la beffa!

Se c’è un aumento nella domanda di un bene pubblico (acqua, strade, e così via), vedremo solo irritazione verso il consumatore per lo spreco di risorse preziose, accompagnato dall’irritazione per l’opposizione del contribuente a un maggiore peso fiscale. Già di questa irritazione se ne vedono i segni, se si considerano alcuni commenti indispettiti di alcuni sostenitori di questa Amministrazione di fronte alle critiche e i silenzi della stessa Amministrazione di fronte alle tante domande che i cittadini più responsabili e più preoccupati le rivolgono quasi quotidianamente. Si nascondono con la testa sotto la sabbia dei capri espiatori, non rendendosi conto che questa Città disperata e in agonia avrà presto un sussulto di vitalità e chiederà conto e ragione dei danni arrecatile. Quel giorno sarà numeroso il numero dei cittadini che dirà: grazie di tutto, Sindaco!