9 Giugno 2015, 21:46 - Mario Alfredo L... [suoi interventi e commenti] |
Pubblichiamo l'intervento del Prof. Alfredo Mario La Grua in occasione dell'inaugurazione della Mostra personale di pittura di Francesco D’Anna “Cromatismi floreali” che si è tenuta sabato 6 giugno, a Castelbuono:
Con le comprensibili difficoltà che per legge di natura mi derivano dai miei 89 anni, per una specie di scommessa giornalistica, ma anche con l’orgoglio di castelbuonese trapiantato, eletto Sindaco di Cefalù, primo in Sicilia a diretto suffragio popolare, nel giugno del 1993, in seconda battuta intervengo sulla mostra Cromatismi floreali che l’amico Artista Francesco D’Anna dal 6 al 21 del mese di giugno terrà nella casa del benemerito Maestro Don Marco Speciale, docente elementare del vecchio stampo, che si affaccia sulla Piazza Margherita.
Non potevo sottrarmi all’invito di Gian Clelia Cucco che mi leggerà a distanza, per incarico di Rosalba Gallà che presenterà l’evento pittorico. Francesco D’Anna è molto noto a Castelbuono per essere stato alcuni anni docente nella Scuola Media “Minà Palumbo”. Colleghi ed ex alunni lo ricordano con simpatia.
Nei giorni 12-13-14 giugno a Castelbuono avrà luogo l’ormai tradizionale “infiorata” che, al di là del richiamo turistico e della spettacolarità, segna il trionfo dei fiori, passione vocazionale autentica di Francesco D’Anna. Devo dire che durante la breve, amichevole conversazione che ha propiziato il mio impegno di scrivere questo intervento, mi ha colpito una espressione che Francesco D’Anna si è lasciato sfuggire, forse inavvertitamente, per compendiare la natura e il significato di questa mostra.
L’espressione è la seguente: “mi sono calato dentro tutti e ciascuno dei fiori da me rappresentati”. Tale affermazione mi è sembrata subito di alta valenza poetica e umanistica, meritevole di essere usata come chiave di lettura per questo mio intervento. Me ne sono appropriato con la speranza che per la sua efficacia sia decodificata con attenzione e convinzione.
Calarsi dentro un fiore è un sublime delicatissimo atto d’amore che, per essere compiuto, esige povertà ed umiltà, come avviene quando si entra in un santuario dell’Arte spogliandosi di ogni presunzione. È il momento iniziale di una demiurgica creatività che si esplicita poi nella rappresentazione cromatica ed artistica di un qualunque fiore, soggetto e oggetto della mostra, si tratti di una rosa bianca, rossa, gialla, blu, di un’orchidea, di un tulipano, di una ninfea, di un giglio.
Una molteplicità di fiori che si colloca perfettamente nel contesto della tradizionale “infiorata”. In virtù di questa mostra entriamo nel ruolo del demiurgo, sia esso un poeta, un musicista, un pittore per la comprensione e l’esaltazione dell’arte come intuizione libera e pura.
Il botanico come uomo di scienza e di esperienza studia gli aspetti morfologici, fisiologici e sistematici delle piante e ne spiega i comportamenti vegetativi. Francesco D’Anna pone il fiore in una scala di valori estetici e umani, come ornamento e come messaggio.
Mentre lascio ai visitatori questa valutazione, al Prof. Francesco D’Anna desidero augurare il successo che questa mostra merita e aggiungo che lo aspettiamo ancora e che gli chiediamo di sperimentare il suo pennello in una ulteriore avventura pittorica, magari in altra tematica, per esempio con la più complessa tematica delle farfalle che nei fiori sempre trovano accoglienza.
Grazie dell’ascolto.
Alfredo Mario La Grua
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