27 Maggio 2015, 07:20 - Rosario Lapunzina [suoi interventi e commenti] |
Discorso a conclusione del progetto legalità dedicato alla memoria di Frank di Maio
Illustri autorità presenti,
Gentili familiari di Frank di Maio,
Cari studenti,
Consentitemi, innanzitutto, di rivolgere un saluto particolare al Magistrato presente, dott. Palamara .
Sono molto lieto di partecipare alla conclusione del progetto legalità del Liceo Classico dedicato alla memoria del compianto Frank di Maio.
Frank è stato una di quelle figure la cui conoscenza diventa un privilegio che arricchisce la vita contribuendo ad arricchirla di ciò che conta veramente: il valore dell’umiltà, dell’abnegazione, della lealtà, dell’alto senso del dovere.
Un esempio di uomo per bene, di persona normale ma la cui normalità assume il carattere di eccezionalità in un contesto in cui si preferisce il facile accomodamento all’esercizio del dovere.
Frank, nella sua breve vita, si è occupato, specialmente nel periodo nel quale ha lavorato presso la procura di Milano, di inchieste che avrebbero potuto offrirgli un facile protagonismo e un’ampia popolarità, cose dalle quali egli rifuggì sempre, preferendo il lavoro silenzioso e intenso.
E’ questo il comportamento di un vero servitore dello Stato, di colui che intende il proprio lavoro come servizio nei confronti della società e che ha ben presente il valore dell’esempio, valore che deve essere più forte in coloro che rivestono ruoli pubblici. L’onore e la disciplina che, secondo la Costituzione repubblicana devono essere presenti nei pubblici funzionari, furono la costante della vita di Frank.
Cari ragazzi,
Giovanni Falcone, il cui XXIII anniversario della tragica scomparsa abbiamo ricordato appena tre giorni fa, amava ripetere che la mafia sarà sconfitta quando i giovani la ripudieranno. Per questo iniziative come quella del progetto legalità che oggi si conclude, sono tanto più opportune quanto contribuiscono a costruire nuove coscienze che preferiscono il fresco profumo della libertà al puzzo della mafia, del malaffare e della corruzione.
La scuola svolge, nella società, una funzione fondamentale di promozione umana, favorisce l’autonomia del pensiero e della decisione, apre alla responsabilità personale, forma il carattere, rende sensibili ai problemi sociali, introduce alla cultura della democrazia ed educa al futuro.
Essa raggiunge i suoi obiettivi quando ci sono bravi studenti che conseguono risultati eccellenti e che dimostrano curiosità, interesse, competenza, voglia di apprendere, ma anche quando studenti meno brillanti applicano, nella vita lavorativa, le conoscenze, il metodo, l’impegno, l’attenzione e il senso di responsabilità appresi sui banchi di scuola.
La vita di un uomo non è mai frutto del caso o di un destino, ma il risultato di una fatica e di un preciso percorso che coinvolge genitori, insegnanti, educatori e anche i membri della comunità in cui vive. Qualità queste che assumono una valore ancor più grande quando acquistano una dimensione sociale.
Cari ragazzi, desidero concludere questo mio breve intervento con le parole pronunciate pochi giorni fa dal nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché esse condensano la finalità ultima che, attraverso iniziative come questo progetto legalità e grazie al vostro impegno, prende corpo e assume autentica sostanza:
La mafia può essere sconfitta. Siamo qui per proseguire quella promessa. La memoria di Falcone e Borsellino è un tutt’uno con l’impegno profuso per realizzare questa speranza […] Non possiamo rinunciare, non potete rinunciare ad essere costruttori di una società migliore, la quale inevitabilmente passa per la partecipazione larga del nostro popolo, per la possibilità che le sue molteplici energie, solidali e democratiche, si possano esprimere con libertà effettiva. Dobbiamo unire sempre più, contro la mafia, tutte le energie positive. E trarre il meglio da noi stessi e da chi ci sta vicino.
Vi ringrazio.
Cefalù, 26 maggio 2015 Il sindaco
Rosario Lapunzina
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