12 Maggio 2015, 10:38 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
La nota, con la quale, ieri, il Sindaco Lapunzina ha riscontrato, ufficialmente, quella che l’Assessorato Regionale all’energia, il 5 maggio, aveva inviato a Lui ed agli 41 sindaci, che dopo il fallimento di APS si erano rifiutati di consegnarsi le reti e gli impianti del SII per gestirli in house, mi ha fatto tornare alla memoria l’intervento che Lapunzina, da consigliere, ebbe a svolgere nella Sala delle Capriate nella seduta del 7 febbraio 2008.
Quell'intervento, che, cavalcando la protesta degli utenti per l’aumento della bolletta idrica provocato dall’entrata in esercizio del potabilizzazione, Egli concluse invitando l’allora Sindaco Guercio “ad iniziare un’azione legale nei confronti della Sorgenti Presidiana per chiedere alla stessa di produrre entro un termine ben preciso l’autorizzazione sanitaria all’impianto pena la rescissione del contratto”.
Quello di allora fu un intervento, che il verbale della seduta ha consegnato agli annali del Consiglio con gli “applausi” che il pubblico presente tributò al Consigliere, in reiterate interruzioni ed alla fine del Suo intervento.
L’intervento, che, il 7 febbraio 2008, Lapunzina svolse da consigliere e la nota che Lapunzina, ieri, ha scritto da sindaco hanno lo stesso esordio,
“Resto allibito dal contento del …….” (così è scritto nel verbale della seduta)
“Lascia stupefatti la nota …..” (così è scritto nella nota di ieri).
Hanno lo stesso taglio.
La stessa “ironia”.
Nell’intervento in aula con l’ing. Gucciardo, consulente chiamato dal Sindaco Vicari “che và camminando con la macchina piena di bottiglie d’acqua di colore torbido con la scritta “Sorgenti Presidiana””.
Nella nota di ieri con l’ing. Armenio, Direttore del dipartimento acque dell’Assessorato all’Energia, ““immemore”” - tra virgolette - “di quanto aveva sostenuto, appena 3 mesi prima, ai 40 Comuni della Provincia di Agrigento”.
La stessa minaccia.
Quella di “essere costretto a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria”, nella nota di ieri.
Quella di “fare partire una richiesta al Procuratore della Repubblica”, nell’intervento in aula.
Per dirlo con una sola parola, l'intervento e la nota hanno lo stesso “stile”.
Solo che “lo stile” di un intervento in aula, da consigliere, non può essere lo stesso di quello di una nota istituzionale da sindaco.
Non fosse altro perché l’intervento in aula è rimasto, e rimane, “in house”.
Negli annali del Consiglio comunale di Cefalù.
Mentre la nota di ieri è uscita “fuori house”.
E se dello “stile” di quell’intervento, Lapunzina, ancora oggi, dopo oltre sette anni, dovesse andare fiero,
noi cittadini di Cefalù, dello "stile" della Sua nota di ieri, non possiamo andare fieri.
Sin da ieri.
Quando l’abbiamo letta sulla Sua pagina facebook.
Saro Di Paola, 12 maggio 2015
P.S.: Il testo integrale della nota del Sindaco di cui parlo può essere letto come commento (https://www.qualecefalu.it/comment/3302#comment-3302) al mio post.
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Intervento correlato:
Chi è il gestore del Servizio Idrico Integrato? Chi è obbligato al pagamento del servizio di potabilizzazione? (2) - Saro Di Paola - 10 maggio 2015 (https://www.qualecefalu.it/node/16971)
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