Centro nascite: "annacamento" continuo e diffuso

Ritratto di Angelo Sciortino

7 Maggio 2015, 09:03 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

 

Giorno 5 di maggio c'è stato un momento di massima allerta a Cefalù. Per il giorno seguente era prevista una riunione del cosiddetto comitato regionale percorso nascita. Non una riunione qualsiasi, ma una riunione in cui doveva valutarsi la deroga per il mantenimento del centro nascite di Cefalù. L'allarme, quindi, aveva la sua ragion d'essere.

Per il Comitato Madonie Nebrodi così aveva scritto il suo presidente Mauro Caliò: “Abbiamo appena saputo che domani mattina, a Palermo, è stato convocato il Comitato Percorso Nascita Regionale (CPNr) che valuterà la deroga per il mantenimento del punto nascita di Cefalù richiesta dai sindaci del distretto 33 e dal comitato spontaneo.”

Immediatamente gli ha fatto eco il Sindaco Lapunzina: “Apprendo in questo momento che domani mattina a Palermo è stato convocato il Comitato Percorso Nascita Regionale (CPNr) che valuterà la deroga per il mantenimento del punto nascita di Cefalù richiesta dai sindaci del distretto 33 e dal comitato spontaneo. Appena possibile fornirò altri particolari.

Il giorno dopo, cioè “appena possibile”, non furono forniti “particolari”, sebbene la riunione si fosse conclusa.

Si è preferito far calare il silenzio, che perdura ancora oggi, a ventiquattr'ore dalla riunione. Perché? Semplicemente perché il Comitato regionale s'è riunito per discutere delle incombenze derivanti dal decreto ministeriale e non, come s'era detto, per valutare “la deroga per il mantenimento del centro nascite di Cefalù”. Confessare questo qui pro quo sarebbe stata l'ammissione che il Sindaco e il Comitato seguono la vicenda con approssimazione, che li lascia alternativamente entusiasti per la loro interpretazione e delusi per la realtà dei fatti.

Dovrebbero chiedersi, invece, se l'opinione pubblica non stia per stancarsi di questo annacamento, che è il proseguimento a livello locale dell'annacamento a livello regionale.