Chi è il gestore del Servizio Idrico Integrato? Chi è obbligato al pagamento del servizio di potabilizzazione?

Ritratto di Saro Di Paola

27 Aprile 2015, 07:28 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Un’altra pagina si sta aggiungendo alla storia, certamente travagliata, della gestione del Servizio Idrico Integrato a Cefalù.
La pagina riguarda la titolarità della sua gestione.
Nel periodo tra il primo marzo 2015, quando è scaduta l’ultima proroga di gestione del servizio da parte del Commissario straordinario dell’A.A.T.O. 1 di Palermo disposta dal Prefetto ed il primo settembre p.v., quando, per quanto se ne sappia, la gestione dovrebbe passare ad AMAP.

È una pagina, ancora, a livello epistolare, che, senza che nulla sia trapelato all’esterno, stanno scrivendo, a quattro mani.
Da un lato, il Commissario straordinario, convinto che la gestione sia “transitata”al Comune.
Dall’altro, il Sindaco, convinto che la gestione sia "rimasta" al Commissario, perché, come Egli ha scritto nella missiva al Commissario del 20 aprile u.s, che pubblico di seguito, “nessuna consegna delle reti e degli impianti è a tutt’oggi avvenuta”.

È una pagina, ancora, tutta da scrivere.
Una pagina da repubblica delle banane.
Almeno sino ad ora.
Una pagina nella quale, personalmente, starei dalla parte del Sindaco non fosse che Egli, gestisce di fatto, con proprie ordinanze, le reti e gli impianti del servizio idrico, da quando gli operai ed il personale ex APS sono impegnati a Palazzo Comitini per rivendicare il posto di lavoro. 

Una pagina, che, sinora, è rimasta a livello epistolare.
Soltanto, perché, sino ad ora, l’acqua è uscita, ed esce, incolore e inodore dai rubinetti di tutti gli utenti di Cefalù.
Soltanto perché, sino ad oggi, a nessun utente è stato vietato di tirare la catinella del wc.

Una pagina, che potrebbe spostarsi su altri livelli e in altre sedi, se, nei mesi a venire, la domanda di acqua ed il carico di liquami sul depuratore, dovessero aumentare e procurare quei disservizi che, in questo periodo “transitorio”, sinora, paradossalmente, nessuno ha patito e denunciato.
Tranne il mare, che, però, pur patendo i liquami, non può denunciare.

È, perciò, una pagina che potrebbe avere sviluppi clamorosi.
Tutti imprevedibili.
Tranne uno.
Quello relativo al pagamento delle fatture per il servizio di potabilizzazione reso dalla Sorgenti Presidiana, cui il Sindaco ha destinato la conclusione della missiva del 20 aprile.
Ci piaccia o non ci piaccia l’obbligo di quel pagamento è a carico del Comune.
Cefalù, infatti, nonostante tutto, non è un Comune della repubblica delle banane.
Cefalù, nonostante tutto, è un Comune di uno Stato di Diritto.
L’ho, già, scritto più volte.
Mi fermo qui.
Ad aggiungere altro dovrei ripetermi. 

Saro Di Paola, 27 aprile 2015

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