Centro nascite di Cefalù: la palla passa all'Assessore Borsellino

Ritratto di Quale Cefalù

21 Aprile 2015, 16:25 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Riportiamo integralmente il post pubblicato su facebook da Rosario Fertitta componente del Comitato spontaneo "Madonie Nebrodi a tutela dell'Ospedale Giglio di Cefalù":

 

Questo il testo del documento ufficiale, predisposto in collaborazione con il Comitato Civico, con il quale è stata chiesta ufficialmente la Sospensione del provvedimento di Chiusura del Centro Nascite ovvero la sua revoca anche in regime di autotutela.

Con il medesimo documento è stato formalmente chiesto all’Assessore Regionale alla Salute di predisporre tutti gli atti necessari propedeutici e di formulare al Ministero la proposta di DEROGA per il mantenimento del Centro Nascite cefaludese.

Il documento in questione è conseguenza degli accordi raggiunti ieri in sede di riunione assessoriale in presenza dei Sindaci del Distretto Sanitario 33 e del Comitato Civico.


All'Assessore Regionale alla Salute
Dott.ssa Lucia Borsellino
Piazza Ottavio Ziino
PALERMO

 

Oggetto: Richiesta di sospensione del provvedimento di chiusura del Punto Nascita di Cefalù prevista per il 30 aprile 2015 - Richiesta di proroga e deroga per il mantenimento del Punto Nascita.

 

I sottoscritti Sindaci dei Distretti Socio - Sanitari n.33 (Cefalù) e n.29 (Mistretta), facendo seguito all'incontro tenutosi presso la sede di codesto Assessorato in data 20/04/2015, nel corso del quale si sono concordate le modalità per la richiesta di sospensione del provvedimento di chiusura del Punto Nascita di Cefalù, prevista per il 30 aprile 2015, come comunicato alla Fondazione Istituto Giglio con vostra nota prot. 22728 del 13/03/2015, nonché per la richiesta di proroga e deroga per il mantenimento del Punto Nascita, premettono quanto segue:

- Il Piano Sanitario Regionale 2011-2013, in linea con gli orientamenti programmatori nazionali e internazionali, ha inteso rimodulare la rete materno-infantile per garantire adeguati standard di qualità relativamente all'organizzazione ed alle funzioni collegate all'assistenza, con la finalità di attuare progressivamente le previsioni di cui alle "Linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell'appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo" di cui all'accordo della conferenza unificata Stato - Regioni, pubblicate sulla G.U. Del 18/01/2011.

- Il D.A. 02 dicembre 2011 "Riordino e razionalizzazione della rete dei punti nascita", ha previsto la chiusura dei Punti Nascita con meno di 500 parti anno;

- Il D.A. 14 gennaio 2015 dell'Assessorato alla Salute, relativo alla "Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia, non prevede il mantenimento del Punto Nascita della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù;

- Con la nota del Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell'Assessorato Regionale alla Salute, prot.22728 del 13/03/2015 è stata comunicata alla Fondazione Istituto Giglio di Cefalù la chiusura del Punto Nascita entro il 30 aprile 2015, anticipando il termine previsto nelle direttive ministeriali;

Considerato che:

- La conformazione della costa settentrionale della Sicilia, che si estende per circa 220 Km. tra Messina e Palermo e che è delimitata immediatamente a sud dalle catene montuose delle Madonie e dei Nebrodi, fa emergere con immediatezza la posizione baricentrica della struttura di Cefalù, che si trova al confine tra la provincia di Palermo e la provincia di Messina, anche alla luce della soppressione del Punto Nascita di Mistretta. Infatti, in direzione est il punto nascita più vicino è quello di Patti, che dista oltre 100 Km.
Proprio per via della posizione strategica, il punto nascita di Cefalù accoglie già oggi utenza proveniente dai paesi della provincia di Messina ed in particolare del Distretto n.29 (Santo Stefano di Camastra, Castel Di Lucio, Pettineo, Motta D'Affermo, Reitano, Mistretta e Tusa) e dai comuni delle Madonie appartenenti al Distretto n.33 (Cefalù, Castelbuono, Pollina, San Mauro Castelverde, Lascari, Gratteri, Isnello, Collesano e Campofelice).
Alla distanza considerevole dei suddetti comuni dal Punto Nascita, va aggiunto un notevole allungamento dei tempi di percorrenza a causa dei consistenti fenomeni di dissesto idrogeologico che hanno investito l'intero territorio regionale, aggravando le già precarie condizioni di manutenzione della viabilità interna, nonché per la collocazione orografica di alcuni centri posti a quote elevate (San Mauro Castelverde - 1050 m. s.l.m. e Castel Di Lucio - 900 m. s.l.m.) collegati alla costa con strade tortuose spesso oggetto di frane e smottamenti e interessati per diversi mesi l'anno da rigide condizioni meteo con presenza di nebbie e neve.
Le condizioni sopra elencate consentono quindi di identificare l'intero territorio che ha nell'Ospedale di Cefalù la struttura sanitaria di riferimento, come territorio disagiato, per via dell'orografia del terreno, delle distanze di collegamento e per le condizioni particolari della viabilità.

- I recenti accadimenti - che hanno stravolto la viabilità regionale con il cedimento dei piloni dell'Autostrada Palermo Catania - hanno ulteriormente aggravato e reso onerosi gli spostamenti sul territorio, ridisegnando nuovi assetti territoriali alla luce dei quali varieranno inevitabilmente anche i flussi sanitari verso le strutture ospedaliere;

- Il punto nascita dell'ospedale di Cefalù è considerato nel comprensorio come una struttura di eccellenza, sia per la dotazione organica e strutturale del reparto, sia per la presenza di ulteriori servizi che aumentano ancor più le condizioni di sicurezza per la madre e per il bambino.
Infatti, seppur al momento con un numero di parti di poco inferiore a 500, la struttura ospedaliera di Cefalù dispone di ginecologo di guardia 24 h./24, pediatra neonatologo di guardia 24 h./24, ostetrica di guardia 24 h./24, anestesista di guardia 24 h./24 per eventuale partoanalgesia, formazione sulle tecniche Reiki per pediatri e ostetrici, laboratorio di analisi, centro trasfusionale e radiologia con TAC e RM attivi 24 h./24, sala operatoria dedicata, servizio di psicologia clinica dedicato all'ostetricia, con conoscenza delle tecniche di training autogeno ed è provvisto di tutte le attrezzature necessarie per il completamento in sicurezza del percorso nascita.
Un valore aggiunto è rappresentato dal fatto che l'Ospedale di Cefalù è a sua volta ben collegato con le altre strutture del territorio, e provvisto di eliporto autorizzato all'atterraggio notturno, di proprietà comunale e concesso in comodato d'uso alla Fondazione Istituto Giglio, garantendo in relazione alla complessità dell'evento di effettuare in sicurezza i necessari trasferimenti verso strutture di livello superiore.
Quanto sopra quindi, in controtendenza alla dotazione di servizi mediamente posseduta da strutture con numero di parti inferiori ai 500, come illustrato nella premessa delle Linee Guida di cui all'accordo Stato - Regioni, secondo le quali, circa il 30% delle strutture presenta un numero di parti inferiore alle 300 unità e non dispone di guardia medico ostetrica, anestesiologica e medico pediatrica.
Il suddetto livello di qualità ha fatto si, nel tempo, che la struttura venisse scelta per il compimento del percorso nascita anche da gestanti provenienti da comuni nei quali o in prossimità dei quali si trovano altri punti nascita, come ad esempio, Termini Imerese, Ribera, Bagheria e Palermo.
La struttura di Cefalù è inoltre in Linea con le direttive ministeriali per quanto attiene i tagli cesarei in quanto conta già una percentuale di TC pari a circa il 20% del numero di parti, notevolmente inferiore quindi alla media regionale ed in linea con gli obbiettivi di Piano;

- I dati relativi alle nascite riportano un numero di parti nel 2014 pari a 420, con un trend di crescita rispetto all'anno precedente. Nel primo bimestre del 2015 si è rilevato un aumento di 20 parti rispetto allo stesso periodo del 2014, portando pertanto la proiezione delle nascite a raggiungere e superare il limite dei 500 parti nell'anno. Nessun caso di mortalità neonatale rilevato nel quinquennio.

- Il territorio di Cefalù è interessato inoltre da un elevato flusso turistico, con un numero di presenze annue di poco inferiore al milione per il quale si rende necessario garantire anche alla gestanti non residenti un adeguato livello di assistenza ostetrica e ginecologica.
Tutto ciò premesso è considerato, alla luce dell'aggravamento delle condizioni della viabilità regionale a seguito del cedimento dei piloni autostradali che ha reso inservibile l'Autostrada Palermo Catania in entrambi i sensi di marcia, tagliando in due la Sicilia, con una conseguente rimodulazione dei flussi sanitari di accesso alle strutture ospedaliere dei territori interessati, i sottoscritti Sindaci

CHIEDONO

- in via preliminare ed urgente la sospensione del provvedimento di chiusura comunicato con la sopra citata nota prot. 22728 del 13/03/2015 o l'annullamento e/o revoca in autotutela della stessa.

CHIEDONO

- altresì alla S.V. di voler porre in essere tutti gli atti necessari per la concessione di una proroga per il mantenimento del Punto Nascita di Cefalù fino al completo ripristino del tratto di autostrada interessato dal cedimento ed alla piena funzionalità della stessa in entrambi i sensi di percorrenza.

CHIEDONO

- infine alla S.V., come previsto dalla Circolare del Ministero della Salute prot. 19081 del 04/03/2015, con oggetto: "Percorso Nascita - prescrizioni per la Regione Siciliana", di formulare la proposta di Deroga per il mantenimento del Punto Nascita di Cefalù, da sottoporre alla verifica ed al preventivo parere del Ministero della Salute entro il termine perentorio del 30/04/2015 predisponendo a tal fine tutta la documentazione necessaria, anche richiamando gli atti e le istanze ritualmente protocollate e trasmesse all'attenzione di codesto Assessorato dai Sindaci del Distretto Sanitario n.33, nonché dalla Fondazione Istituto Giglio di Cefalù e dal Comitato spontaneo "Madonie Nebrodi a tutela dell'Ospedale Giglio di Cefalù".
Le superiori richieste al fine di garantire, alla luce della dotazione organica, strutturale e strumentale in dotazione alla struttura, il mantenimento delle condizioni minime di sicurezza per le gestanti e per i neonati della vasta porzione di territorio che afferisce al Punto Nascita di Cefalù e per le quali un ulteriore aggravio in termini di percorso e soprattutto di tempi di percorrenza potrebbe in alcuni casi risultare letale sia per la partoriente che per il bambino.

Cefalù, 21/04/2015

________________________________________________________________________________________________

Articolo correlato: Centro nascite di Cefalù: sospeso il provvedimento di chiusura - 20 aprile 2015 (https://www.qualecefalu.it/node/16814)