A Cesare quel che è di Cesare ......... (2)

Il taglio dei rami e del tronco, eseguito il 18 febbraio, non bastava.

Dopo un mese esatto si stanno strappando le radici ed il ceppo, domani, non ci sarà più.

La spesa per il ripristino del marciapiede e del manto stradale non sarà minima.
Per il Comune era necessario farsene carico.
Purtroppo!
L’augurio che ci facciamo è che col mezzo meccanico si riesca a strappare “il fittone” orizzontale che è penetrato sin sotto il piede del muro.

Non ci si riuscisse, da quel “fittone” l’eucalipto potrebbe “risorgere”.
L’eucalipto è una “bestia” durissima a morire.

Intanto, riscrivo:
a Cesare quel che è di Cesare, a Lapunzina quel che è di Lapunzina.

Lo riscrivo con soddisfazione.
La soddisfazione di oggi è maggiore di quella di ieri.
E per uno, come me, sempre pronto a sparare col “bazooka”, è quanto dire.

Saro Di Paola, 17 marzo 2015_

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