L'ignoranza delle persone colte

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Marzo 2015, 06:56 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il titolo me l'ha suggerito un saggio di William Hazlitt. In esso tratta dei surrogati del vero sapere, che ci impediscono di ragionare bene e ci allontanano dalla concretezza della vita. Non è un caso che egli citi subito la riflessione di Samuel Butler, più lingue un uomo conosce, più danni arreca al suo talento. Egli sa dire soltanto assurdità, ma in diverse lingue, e così passerà per più colto di colui che sa ragionare bene in una sola lingua.

Prima di trattare di uno o più esempi cefalutani, voglio soffermarmi su tre esempi della politica nazionale, tanto per non lasciare sola l'ignoranza delle persone colte locali.

Il primo esempio è quello di una senatrice 5 stelle, che ha detto: "Siamo un Paese che si preoccupa tanto dell'immigrazione, ma in realtà le persone che emigrano - che se ne vanno da questo Paese - sono molte di più di quelle che arrivano". Un'assurdità o, se volete, una panzana.

La seconda è dell'uomo nuovo Matteo Salvini, che ha scritto: "Guarda caso le uniche economie europee che stanno crescendo in questo momento sono quelle che hanno avuto la forza e la fortuna di mantenere la loro moneta". Un'altra assurdità o, sempre se volete, una panzana.

La terza è di Matteo Renzi, che in un'intervista dice: "Quanto al deficit, il nostro dato è uno dei migliori al mondo". Questa assurdità va così oltre la panzana, che resta indefinibile.

E veniamo ai nostri esempi locali.

Nel giudicare l'esito della votazione sulla mozione di sfiducia al Sindaco, avevo scritto che egli era stato salvato dalla decadenza, ma non dalla protervia, altrimenti detta arroganza ostinata, sfrontata, petulante, spesso accompagnata a ira e a rancore.

Ne ha preso subito le difese il Presidente del Consiglio professor Antonio Franco, che così ha cominciato il suo intervento: “Costituisce protervia, "altrimenti detta arroganza ostinata, sfrontata, petulante, spesso accompagnata a ira e a rancore", anche quella di organi di "stampa" (autonominatisi tali) che si ritengono depositari di Verità indiscutibile.

Può darsi che quella degli organi di stampa, o semplicemente di coloro che criticano, sia protervia, ma anche se lo fosse, contraddice la loro protervia quella del Sindaco? Inoltre, come può considerarsi depositario di Verità indiscutibile chi esprime le proprie opinioni e i propri giudizi pubblicamente e per iscritto, esponendosi alla critica e persino al contraddittorio?

In appena due righe non può scriversi, dando ragione all'intero saggio di Hazlitt!

Eppure, così continua in altra parte: “Tutto ciò ovviamente a costo di mistificare ad ogni ora di ogni giorno tutto quel che accade in Città, tacere o minimizzare l'impegno dei governanti di Cefalù per il Bene di tutti (e non di qualche potente e/o occulto amico)”. Mistificare, professor Franco? Ci indichi un solo esempio della nostra mistificazione! Comunque, certamente non nel caso della mozione di sfiducia. Ci dica, poi, a che cosa è dovuto quanto c'è tra parentesi: forse a un'excusatio non petita?

Altre due righe, che Hazlitt avrebbe preso a riprova delle sue opinioni.

Dopo un giorno di riflessione, ecco un'altra prova di saggezza: “All'Angelo che, solo per tal motivo, pensa di poter parlare, a sproposito, di diavoli (reperiti su Wikipedia), rispondo - con assoluta serenità - che certo io angelo non sarò, ma neppur diavolo... homo sum (a me humani nihil alienum puto); suppur proprio diavolo dovessi essere, esser vorrei, per rispondere alla supponente protervia di tale pessimo Angelo, il dantesco Barbariccia.”. Vuoi vedere che adesso Wikipedia è diventata l'Inferno! Ah, può darsi, visto che vi si trova anche quel Barbariccia, nel cui idioma (anale) il professor Franco amerebbe rispondermi.

Come vorrei possedere le qualità di Hazlitt! A Cefalù di spunti di riflessione ce ne sono tanti!