12 Marzo 2015, 21:33 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Quello che segue lo scrivevo nel lontano 8 aprile 2012 su L'altra Cefalù (su questo link si possono leggere l'intervento e i commenti da esso ricevuti: http://www.laltracefalu.it/node/7404). Ciò accadeva a circa un mese dalle elezioni, che portarono Rosario Lapunzina alla sindacatura. Quel Rosario Lapunzina, che era appoggiato anche da una lista approntata dallo stesso presidente Cirillo e riferita all'MPA. La lista, per fortuna, non ottenne alcun seggio.
Lo scrivevo allo scopo di lanciare un grido d'allarme contro la paventata chiusura del centro nascite. Oggi, a meno di un mese dalla scadenza dei tre anni, mi è stata notificata la chiusura delle indagini relativamente alla querela presentata dall'allora presidente della Fondazione San Raffaele-Giglio, Stefano Cirillo. Saprò lunedì, andando presso il Tribunale di Termini Imerese, che cosa ha stabilito il Magistrato, se, cioè, rinviarmi a giudizio oppure archiviare. Nell'uno e nell'altro caso, non posso non dirmi soddisfatto per avere anticipato il pericolo oggi dimostratosi avverato, stante al decreto di chiusura del centro nascite emanato dall'assessore Borsellino.
Mi ritengo soddisfatto anche per un altro motivo: la querela mi permette oggi di sorridere di certe iniziative miranti allo spegnimento delle luci serali e di certe sfilate dei Sindaci del circondario e di numerosi cittadini. Ne sorrido, sia perché arrivano con un ritardo di tre anni e sia perché non credo che essi possano ottenere risultati, se non si dice a chiare lettere che la decisione assessoriale è stata presa in assenza di vero piano sanitario regionale. Soprattutto, se non si fa presente che il decreto non riporta, almeno sulla Gazzetta, i documenti e i verbali, ai quali si richiama per giustificarsi.
Tutto ciò, comunque, farà parte della storia di un'agitazione scambiata per azione. Per adesso lasciatemi godere questo gioia del querelato. Vi prego soltanto di leggere per quale scritto sono stato querelato. Sarà illuminante per tutti.
“Quando i piccoli uomini ne hanno l'occasione e il potere, immeritatamente ottenuto, arrecano sempre danni e sofferenze ai cittadini.
Alludo a quel Cirillo, presidente del San Raffaele-Giglio di Cefalù, che pubblicamente aveva dichiarato che “mai avrebbe chiuso il centro nascite” come aveva decretato quell'altro piccolo uomo dell'assessore alla Salute Russo e il Bossi del Sud, Raffaele Lombardo, presidente della Regione.
Mentre i cittadini raccoglievano firme di protesta contro la chiusura e contestavano in tutti i modi legali il famigerato decreto, contro il quale i Sindaci del comprensorio avevano fatto presentare agli avvocati Di Paola e Terregino un ricorso al TAR; mentre il piccolo presidente Lombardo visitava il nosocomio di Cefalù e ne decantava l'eccellenza; mentre accadevano queste cose, il “duro” Cirillo provvedeva a smobilitare il reparto nascite, non rinnovando i contratti a termini e spingendo medici e infermieri a chiedere il trasferimento in altri ospedali.
Inaspettatamente, e per lui malauguratamente, il TAR emetteva un'ordinanza di sospensiva del decreto contestato. Sospeso il decreto, il centro nascite doveva restare aperto, anche in presenza di un eventuale ricorso avverso l'ordinanza, come l'altro piccolo uomo dell'assessore Russo aveva preannunciato.
Per tenerlo aperto, però, dovrebbero essere presenti ginecologi, ostetriche, pediatri e infermieri, che non ci sono più, perché sono stati allontanati.
Presto saranno organizzate manifestazioni per rimediare alla superficialità di Cirillo e per chiederne l'allontanamento dall'incarico.
Contemporaneamente si provvederà a chiedere l'intervento dell'Autorità Giudiziaria, perché vengano garantiti i diritti violati.
Mentre i cittadini di Cefalù s'impegneranno in queste azioni, sarebbe opportuno che i candidati a sindaco, a prescindere dal loro orientamento politico, prendessero una chiara e ferma posizione sulla vicenda, sostenendo con comunicati stampa e in tutti i modi ritenuti idonei la giusta e sacrosanta protesta dei cittadini, ai quali si rivolgono per chiedere il voto.”
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Commenti
Saro Di Paola -
Guai, caro Angelo a .......
Chiunque, a prescindere dai propri meriti, ricopra un ruolo pubblico, per il fatto stesso che sieda su una poltrona, si sente un GRANDE UOMO.
Tranne le eccezioni, che, per fortuna di tutti, non mancano, nessuno di costoro è sfiorato dal dubbio della propria inadeguatezza al ruolo.
Anche per ciò, si sente INTOCCABILE.
Guai, caro Angelo, a considerarlo "piccolo"
Angelo Sciortino -
Era così grande...
...che non ha saputo prevedere che i nodi della sua inadeguatezza sarebbero venuti al pettine proprio nel momento in cui la Città e tutte le Madonie lottano in difesa di ciò che egli ha contribuito a distruggere. Avesse parlato, in quel momento, il nostro Sindaco, invece di allearglisi!