Marzo da Oscar al Cinema Di Francesca

Ritratto di Quale Cefalù

28 Febbraio 2015, 14:27 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Il Cinema Di Francesca di Cefalù presenta "Cefalù Red Carpet", una rassegna per ogni giovedì di marzo di film vincitori ai premi Oscar 2015. Si tratta di quattro opere che difficilmente sarebbero state distribuite nelle sale, nonostante l'importante premio ricevuto e i non scontati temi toccati (la malattia dell'Alzheimer vissuta da una donna coraggiosa, le proteste per il diritto di voto agli afroamericani guidate da Martin Luther King, le sfide di due genitori separati nell'arco della crescita adolescenziale dei figli, il dramma intimo di esplorazione delle contraddizioni della fede e della vita laica).

L'evento si aggiunge ai tanti che nel corso degli anni la storica sala ha proposto per gli amanti del cinema e della cultura. Altre informazioni su questa e altre iniziative del Cinema Di Francesca sul sito ufficiale: http://www.cinemadifrancesca.it/.

I film saranno proiettati alle ore 18,00 e alle ore 21,00. Biglietto di ingresso 5,00 €

Di seguito il programma del "Cefalù Red Carpet".

 

GIOVEDì 5 MARZO 2015
MIGLIOR FILM STRANIERO

IDA di Pawel Pawlikowski | Anna, una giovane novizia nella Polonia del 1960, sul punto di prendere i voti scopre una terribile verità sulla sua famiglia avvenuta negli anni dell'occupazione nazista. Pawlikowski, regista polacco radicato in Inghilterra, conferma la sua squisita capacità di descrivere la psicologia femminile, come già nei suoi film precedenti: My summer of love e Last resort. Costruisce uno straordinario dramma intimo, esplorando le contraddizioni della fede e della vita laica, ma anche i tragici retaggi, ancora presenti, dell’antisemitismo, in una epoca cruciale della storia del suo Paese. Il suo stile assolutamente privo di retorica, essenziale e ricco di tristi e genuinamente commoventi toni poetici, ricorda sia l'austerità di Robert Bresson, sia la problematicità dei primi film di Polanski e di quelli di Kieslowski. La scelta di girare in un vibrante bianco e nero, con una squisita composizione delle inquadrature, conferisce ulteriore credibilità alla storia. Le due magnifiche interpreti rivelano molto più di quello che mostrano. (MyMovies)

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GIOVEDì 12 MARZO
MIGLIOR CANZONE

SELMA di Ava DuVernay | Nella primavera del 1965 un gruppo di manifestanti, guidati dal reverendo Martin Luther King, scelsero la cittadina di Selma in Alabama, nel profondo sud degli Stati Uniti, per manifestare pacificamente contro gli impedimenti opposti ai cittadini afroamericani nell'esercitare il proprio diritto di voto. La tecnica registica della DuVernay è, in un aggettivo, seduttiva, nel senso che attira gli spettatori dentro il racconto impedendo ogni distanza emotiva, e li affabula attraverso la potenza di immagini sensuali anche quando racconta episodi "di cronaca", per restituire a personaggi resi bidimensionali dai libri di Storia, come il presidente Lyndon Johnson, una terza dimensione fatta di umanità fragile e fallibile. Selma è genuinamente emozionante, non manipola né le coscienze né i sentimenti, ma li risveglia dallo stesso torpore di cui sono imbevute alcune scene del film, che ci ricordano come anche i grandi della Storia siano stati uomini spaventati dalla responsabilità delle loro decisioni. Selma ripassa l'abc di ciò che serve, a livello umano e politico, per scardinare un sistema, e quanto questo può costare, a livello individuale, ma anche quanto ne valga la pena, a livello collettivo e di "decisione del proprio destino come esseri umani". (MyMovies)

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GIOVEDì 19 MARZO
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

STILL ALICE di Richard Glatzer, Wash Westmoreland | Alice Howland è moglie, madre e professoressa di linguistica alla Columbia University di New York. Alice ha una bella vita e tanti ricordi, che una forma rara e precoce di Alzheimer le sta portando via. Confermata la diagnosi dopo una serie di episodi allarmanti, che l'hanno smarrita letteralmente in città, Alice confessa al marito malattia e angoscia. La difficoltà nel linguaggio e la perdita della memoria non le impediranno comunque di lottare, trattenendo ancora un po' la donna meravigliosa che è e che ha costruito tutta la vita. La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo Perdersi (Still Alice) scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova e pubblicato in Italia da Edizioni Piemme. A interpretarla è Julianne Moore, misurata ed essenziale, corpo fragile che annaspa, provando a risalire la china e a resistere alla malattia che disattiva la sua anima segreta. Il dramma della protagonista germoglia e progredisce sul volto della Moore, a cui i registi consegnano il film senza contraddirla mai. Perché l'attrice produce un dosaggio perfetto di segni espressivi, che conferma il suo stile recitativo introverso e privo di manierismi. E il pubblico in sala non può che elaborare quello che l'interprete fa e dice. (MyMovies)

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GIOVEDì 26 MARZO
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

BOYHOOD di Richard Linklater | Mason (8 anni) vive con sua madre Olivia e la sorella Samantha di poco più grande ma senza il padre Mason sr., da anni separato ma rimasto comunque vicino ai ragazzi. Nonostante la madre abbia la tendenza a trovare nuovi mariti non eccezionali e costringa i figli a traslocare spesso, cambiare scuola e amicizie, lo stesso i due mantengono un rapporto forte con il padre e con lei nonostante tutto, passando 12 anni della loro vita assieme fino al momento di passare al college e di lasciare la famiglia. Boyhood è molto più di un period movie sugli ultimi 12 anni degli Stati Uniti ed è molto più di un romanzo di formazione. È addirittura molto più di un particolare esperimento cinematografico (realizzare un lungometraggio lungo più di una decade, riunendo ogni anno il cast per girare alcune scene e vederli così invecchiare realmente), è un grandissimo affresco sull'essere ragazzi americani oggi, partendo dalle radici, dalla formazione individuale, un racconto fondato quasi tutto sul concetto di famiglia, non tanto come nucleo ma come elemento centrale nella "boyhood", l'età tra gli 8 e i 20 anni. C'è un paese intero e il suo spirito per come è vivo oggi nella storia per nulla clamorosa di Mason.(Mymovies)

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