Lettera dei Parroci di Cefalù per la Quaresima

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26 Febbraio 2015, 19:49 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Vicariato di Cefalù

23 febbraio 2015, I domenica di Quaresima

Carissimi fratelli e sorelle delle Comunità parrocchiali di Cefalù,
pace a voi in Cristo Salvatore.

Abbiamo appena mosso i primi passi di quel cammino forte che è la Quaresima. Papa Francesco nel suo messaggio ci ricorda che essa «è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia” (2Cor 6,2). Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato: “Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo” (1Gv 4,19). Lui non è indifferente a noi. Ognuno di noi gli sta a cuore, ci conosce per nome, ci cura e ci cerca quando lo lasciamo. Ciascuno di noi gli interessa».

Proprio perché il Signore si prende cura di noi, ci chiama e ci aspetta, noi parroci della Città di Cefalù sentiamo forte il dovere e la gioia di far nostro quanto lo scorso mercoledì delle ceneri abbiamo ascoltato dalle parole di San Paolo: "in Suo nome, noi siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta" (2Cor 5,20).

Forti della comunione in Cristo, allora, vogliamo esortarvi a vincere ogni forma di indifferenza verso di Lui, a scoprire la bellezza del suo amore che consola, che offre senso e significato alle nostre speranze, che ci sostiene nelle fragilità, ci riconcilia e risolleva quando sembriamo vinti dal peccato.

Con Paolo vi diciamo: «lasciatevi riconciliare con Dio» (2Cor 5,20). La Quaresima è un tempo particolarmente favorevole per vivere il Sacramento della riconciliazione e del perdono. Riconciliarsi con Dio è “ritorno” in se stessi, per la riscoperta della propria identità filiale e della dignità dell’immagine di Dio che noi siamo. Gesù ha rivelato il Suo volto; sulla croce l’Amore è diventato perdono e l’uomo è entrato nella giustizia di Dio.

Vi invitiamo perciò ad approfittare di questo tempo per le confessioni. In particolare, rispondendo all’invito del Santo Padre, nei giorni venerdì 13-sabato 14 marzo, anche a Cefalù dedicheremo 24 per il Signore.

Venerdì 13, nel pomeriggio, ogni Parrocchia vivrà attività e incontri di preghiera e meditazione; la sera, dalle ore 21,00 alle 23,00, ci ritroveremo in preghiera con i giovani presso la Chiesa di Maria SS. della Catena.

Sabato 14, dalle 10,00 alle 12,00, i sacerdoti saranno disponibili per le Confessioni nelle seguenti chiese: Sant’Agata, Istituto Artigianelli, S. Francesco, Spirito Santo, Maria SS. della Catena e Cimitero.

Alle ore 19,30 ci ritroveremo con il nostro Vescovo nella chiesa di Maria SS. della Catena per ringraziare insieme il Signore celebrando i Vespri.

Per “ritornare” al Signore, è poi necessario volgere i nostri occhi al mistero della sua sofferenza. E dove riconoscerla questa sua sofferenza se non nei fratelli poveri che come il Cristo, gridano nel silenzio della loro croce “dammi da bere”?

Ci dice san Paolo: «sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2,20). Consegniamoci perciò anche noi nella carità!

Sabato 14 gli operatori delle Caritas parrocchiali di Cefalù faranno la raccolta alimentare nei supermercati della Città. Vi chiediamo perciò di manifestare nella condivisione e nella generosità il vostro desiderio di servire il Cristo nei poveri.

La Quaresima, ancora, ci aiuta a riscoprire la nostra vita come itinerario pasquale di morte e di risurrezione, iniziato con il Battesimo nel grembo della Chiesa: “ritorniamo” dunque alla vita ecclesiale, nella dimensione delle “membra nel corpo” che vivono nella realtà concreta della nostra Città e della nostra storia.

Vi invitiamo quindi, come ogni anno, a ritrovarci insieme, il 27 marzo, ultimo venerdì di Quaresima, alle ore 19,30 presso la parrocchia SS. Salvatore alla Torre (Istituto Artigianelli), per percorrere insieme le tappe della nostra Via Crucis cittadina, pregando il Dio della pace di liberarci da ogni conflitto, da ogni odio.

Lo Spirito Santo che guida la Chiesa ci aiuti a manifestare il segno della fede nell’amore fraterno, nel desiderio del ritorno al Signore, nella gioia di annunciare il Vangelo.

«Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio» (2Cor 6,1).

                                                                                               I Parroci di Cefalù