16 Febbraio 2015, 10:45 - SiciliAntica [suoi interventi e commenti] |
Anche a Roccapalumba nasce la sede locale di SiciliAntica
I soci presenteranno la loro sede venerdì 20 febbraio alle ore 16,30 presso l’aula consiliare “Rocco Chinnici” di Roccapalumba. SiciliAntica è un associazione regionale di volontariato che opera per la ricerca, lo studio, la tutela, la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali.
Alla presentazione interverranno Giovanni Mannino (studioso di preistoria), Ferdinando Maurici, (C.R.I.C.D. della Regione Sicilia), Sebastiano Tusa (Soprintendente del Mare) e Stefano Vassallo (Soprintendenza di Palermo) che offriranno un quadro generale della storia archeologica dei paesi della valle del Torto ed in particolare del sito neolitico di Roccapalumba, il più importante dell’Italia Meridionale. I saluti di benvenuto saranno dati dal presidente della sede locale Giuseppe Pollina, dal Sindaco di Roccapalumba Guglielmo Rosa e dal Vicepresidente Regionale di SiciliAntica Giuseppe Canalella.
Alle ore 16,00 dello stesso giorno, i rappresentanti di SiciliAntica e dell’Amministrazione comunale piantumeranno, in P.zza Vittorio Veneto (nella quale sarà collocata, su una pietra miliare, una targa ricordo), due alberi di carrubo, albero tipico della Sicilia, dal suo frutto dolce e nutriente già usato dai tempi antichi; un modo simbolico per l’associazione di mettere le proprie radici con lo scopo di promuovere tutte quelle attività culturali dirette a creare la conoscenza del “patrimonio”.
Così ha scritto il Presidente Giuseppe Pollina nella lettera di presentazione della sede locale di SiciliAntica: “l’Associazione auspica una collaborazione positiva con i cittadini, l’Amministrazione comunale e tutte le Istituzioni, civili, militari e religiose già presenti nel territorio, per una fruttuosa sinergia che abbia lo scopo di far apprezzare, conoscere, valorizzare e tutelare ciò che i nostri avi ci hanno lasciato con la responsabilità di trasmetterlo ai nostri posteri convinti che solo con il sentimento della condivisione dei valori, attraverso una dimensione partecipativa, si possono assicurare autentici processi di valorizzazione e di fruizione”.
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