12 Febbraio 2015, 15:43 - Gianfranco D'Anna [suoi interventi e commenti] |
Anche dopo l’incontro tra i rappresentanti dei comuni di Cefalù, Campofelice di Roccella e Termini Imerese ed i rappresentanti della “Cefalù 20 scarl”, la vertenza non si sblocca.
Sul tavolo restano le lettere di licenziamento per 34 operai e 12 impiegati della società incaricata dei lavori per il raddoppio ferroviario Fiumetorto-Ogliastrillo.
La società “Cefalù 20”, contraente generale, avrebbe motivato i licenziamenti con l’aumento dei costi rispetto ai ricavi, imputati all’eccessivo intervallo di tempo trascorso fra l’aggiudicazione della gara d’appalto e la consegna del cantiere.
A preoccupare maggiormente sindacati e amministratori, che si sono schierati a difesa dei lavoratori, è la prospettiva di una possibile incompiuta.
Il cantiere per il raddoppio ferroviario Fiumetorto-Ogliatrillo, finanziato per 420 milioni di Euro, doveva, infatti, essere consegnato già nel 2010, data slittata con una prima proroga alla fine del 2012 quando, a causa della grave crisi finanziaria che l’ha investita, “Cefalù 20” ha rinunciato a realizzare l’opera direttamente ed ha affidato i lavori a tre aziende esterne.
Nello scorso mese di ottobre la società contraente generale ha rescisso il contratto con la “Cosedil” di Santa Venerina che, ritenendo la risoluzione contrattuale come “pretestuosa, illegittima e utile a mascherare le inefficienze del general contractor”, ha deciso di rivolgersi al Tribunale che ha affidato ad una perizia la valutazione dei danni subiti.
Il 26 gennaio è arrivata anche la rescissione del contratto con l’azienda affidataria campana “MdM Costruzioni generali” che stava completando lo scavo degli ultimi 200 metri per ultimare la galleria Poggio Santa Maria.
“Non possiamo sottacere la grande preoccupazione per il nuovo blocco dei lavori che di fatto non solo impedirà la ricollocazione dei lavoratori a suo tempo licenziati dal contraente generale così come concordato presso la prefettura nel dicembre scorso ma produce oggi 40 nuovi licenziamenti” avevano dichiarato i sindacati provinciali di Feneal, Filca, Fillea. “Questa è la seconda rescissione nel giro di pochi mesi, la prima aveva interessato la “Cosedil” di Catania, che mette in forse la realizzazione dell’opera entro la fine del 2015 così come prevedeva il crono programma delle ferrovie, sarebbe un danno incalcolabile a maggior ragione oggi che sta per partire il cantiere per il secondo lotto del raddoppio quello da Cefalù a Castelbuono”.
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Raddoppio ferroviario Fiumetorto-Ogliastrillo: nuovo stop dei lavori – Giuseppe Guarcello – 28 gennaio 2015 (https://www.qualecefalu.it/node/16165)
Raddoppio ferroviario Buonfornello-Ogliastrillo: la Cefalù 20 ha rescisso il contratto con Cosedil – Quale Cefalù – 2 ottobre 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/14698)
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