2 Febbraio 2015, 16:26 - Fondazione Isti... [suoi interventi e commenti] |
Midiri torna a dirigere la radiologia del “Giglio”
È ordinario all’Università di Palermo. Anticipati i nuovi investimenti in diagnostica
CEFALU’ 2 FEBBRAIO 2015 – Torna a dirigere la radiologia del San Raffaele Giglio di Cefalù, il professore Massimo Midiri, ordinario al Policlinico Universitario Paolo Giaccone di Palermo e direttore del Dipartimento di scienze radiologiche della stessa Università. “Persona di elevata qualità professionale e qualità organizzative con cui – ha detto il direttore generale del “Giglio”, Vittorio Virgilio – intraprenderemo una nuova azione di rilancio e potenziamento del servizio, già avviata con il precedente coordinatore di gestione Giovanni Albano. Un rilancio – ha aggiunto Virgilio – che passerà da investimenti in tecnologie, infrastrutture informatiche, clinica e ricerca”.
Nella foto da sx Giovanni Albano, già coordinatore di gestione della radiologia del Giglio,
il neo responsabile Massimo Midiri, il direttore generale Vittorio Virgilio.
Albano ha voluto sottolineare i risultati raggiunti dal dipartimento di diagnostica del “Giglio” sia “in termini di prestazioni erogate che economici. Qualità del lavoro – ha rilevato Albano – apprezzata da un’utenza sempre più in crescita”.
Nel breve intervento di saluto, al personale della dell’unità operativa di radiologia, il professore Midiri ha “invitato a fare sistema. Questo è un gruppo unico e tutti sono parte di questo sistema”. Un lavoro di squadra, quello evidenziato dal neo responsabile, che porterà la radiologia di Cefalù a dotarsi di un sistema Ris pacs per la gestione della refertazione e delle immagini di diagnostica, all’ampliamento sempre più verso il digitale del parco tecnologico, all’incremento dell’attività radiologica interventistica, al potenziamento della breast unit.
Nel breve passaggio di consegne, il direttore Virgilio ha inviato il neo responsabile a riprendere il progetto week end per aprire gli ambulatori di radiologia nel fine settimana. “Questo al fine – ha detto – di venire incontro alle esigenze di chi, per motivi di lavoro, non può recarsi in ospedale durante la settimana e per ridurre sempre più le liste d’attesa”.
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