25 Dicembre 2014, 08:37 - Franco Scancarello [suoi interventi e commenti] |
VIVIAMO IL NATALE CON FIDUCIA, GIOIA E SPERANZA di Franco Scancarello
Un mio amico non credente mi ripete ogni tanto: “io a volte ti invidio perché in questi momenti almeno tu hai qualcuno in cui credere, a cui affidarti e che sei sicuro non ti tradirà mai e ti verrà sempre in aiuto e soccorso”. Se ci riflettiamo è proprio vero, noi cattolici praticanti siamo fortunati, Dio ci ha mandato il Suo Unico Figlio Gesù per salvarci e accostarci sempre di più a Lui e per darci un codice di vita da osservare e diffondere che ci da guida, aiuto e sollievo per vivere in ogni caso la nostra esistenza terrena secondo i suoi insegnamenti e le sue aspettative. A volte tutti noi lo dimentichiamo e diventiamo carnefici di noi stessi e dei nostri simili, distaccandoci da Lui e tradendo la sua fiducia e speranza in noi. Lo hanno fatto gli uomini che hanno decretato la condanna alla morte in Croce di Gesù, il Cristo Salvatore, lo facciamo tutti noi quando ci accaniamo ingiustamente contro i nostri simili, contro la Natura e l'Ambiente e a volte anche contro i Nostri cari.
Spesso siamo costretti a lamentarci per le nostre condizioni economiche, per le nostre sofferenze, per le ingiustizie che subiamo ogni giorno, perdendo però di vista il fatto che in fondo siamo fortunati nei confronti dei tanti che stanno molto peggio di noi nel Globo Terrestre a causa di malattie ben più gravi, della fame, delle guerre fratricide, delle catastrofi e di tutte le ingiustizie e prevaricazione che i potenti di tutto il mondo infliggono ai loro sottoposti. Se ci riflettiamo per un momento possiamo certo riconoscere che noi, rispetto a questi, siamo certamente dei privilegiati. Insomma è sempre vero il detto “...si potrebbe stare meglio, ma anche molto peggio....”.
Allora sforziamoci di vivere la nostra vita, credenti o non credenti, cercando di impegnarci molto di più per osservare i Comandamenti che Nostro Signore, tramite Mosè, ci ha voluto donare e che sempre ci dovrebbero guidare. In questo modo osserveremmo anche le leggi civili e morali che regolano la vita di tutti i cittadini. In fondo non è proprio così difficile, Benigni ci ha reso i 10 comandamenti più semplici e più comprensibili. Affidiamoci al Catechismo che ogni giorno Papa Francesco, i Vescovi, i sacerdoti e anche i laici impegnati ci offrono nelle loro omelie e nei loro scritti. Non sono loro che parlano è Nostro Signore che si serve di loro e dei loro discorsi per aiutarci a vivere secondo le Sue regole e i Suoi insegnamenti.
Allora l'augurio che io voglio fare a tutti e a me stesso in occasione del Prossimo Santo Natale è quello di avvicinarci sempre di più, con la nostra vita, ad essere giudicati dal Padre Nostro e Padre Eterno degni del Regno Divino e di vivere tutte le nostre sofferenze e le nostre miserie umane e morali avendo sempre presente che esse sono necessarie alla nostra salvezza e che il Signore attraverso queste ci mette alla prova per verificare se siamo degni di Lui. Lo so non è facile per nessuno, ma almeno dobbiamo sforzarci e provare a riuscire a fare la Volontà di Dio.
Buon Natale a Tutti
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