Signor Sindaco, PERCHÉ?

Ritratto di Saro Di Paola

29 Novembre 2014, 08:23 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il Decreto Legislativo n° 35 dell’08/04/2013
-“Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali”-
ha dato
agli enti locali carenti di liquidità ed impossibilitati a far  fronte  al  pagamento  dei debiti certi liquidi ed esigibili maturati alla data del 31  dicembre 2012, ovvero dei debiti per  i  quali  sia  stata  emessa  fattura  o richiesta equivalente di pagamento entro il predetto termine”
la possibilità
di chiedere, entro il 30 aprile 2013, alla  Cassa depositi e prestiti l'anticipazione di liquidità da  destinare  ai  predetti  pagamenti”.

Tale decreto è stato emanato dal Presidente della Repubblica in considerazione della straordinaria necessità ed urgenza  di  intervenire in materia di pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione e di adottare misure in materia di patto di stabilità interno, interventi finalizzati  a  garantire   l'equilibrio   finanziario   degli   enti territoriali.”

Come ho pubblicato nel mio post (https://www.qualecefalu.it/node/15545), Sorgenti Presidiana, con apposita nota del 23/04/2013, aveva invitato il Sindaco di Cefalù ad avvalersi di tale Decreto “come unica ed irripetibile occasione per potere liquidare il proprio debito”.
A tale invito di Sorgenti Presidiana, il Sindaco Lapunzina, ha risposto con altra nota, nella quale, dopo aver “dato assicurazione circa l’esatto adempimento da parte dell’Amministrazione di quanto previsto dal D.L. 08/04/2013 n. 35
ha aggiunto:
È evidente che la disposizione legislativa in argomento riguarda i crediti certi liquidi ed esigibili. Nella fattispecie sono state inserite le somme dovute a Codesta spett.le società in esecuzione del lodo arbitrale del 14/07/2009 e della sentenza del Tribunale n. 101/2012, già oggetto di rateizzazione ed inserite nel piano di riequilibrio pluriennale approvato con deliberazione del Consiglio comunale n.11 del 12/02/2013”.

Ebbene,
alla luce di quanto previsto dal Decreto Legislativo n° 35 del 2013, dell’invito di Sorgenti Presidiana al Sindaco e della risposta del Sindaco a Sorgenti Presidiana,
due domande al Sindaco non possono non essere spontanee. 

La prima domanda:
se era vero, come era vero, che il debito di 1.200.000 euro, di cui al primo lodo arbitrale del 14/07/2009 era “certo, liquido ed esigibile alla data del 31/12/2009” e se dovesse essere vero che questo debito è stato inserito nella istanza di anticipazione di liquidità alla Cassa depositi e prestiti, come ha lasciato intendere il Sindaco nella risposta all’invito di Sorgenti Presidiana,
perché, il 29/08/2014, di quest’importo sono stati corrisposti alla creditrice, soltanto, 200.000 euro?
La seconda domanda:
se era vero, come era vero, che Sorgenti Presidiana aveva emesso, alla data del 31/12/2012, le fatture per il debito di 2.488.000 euro di cui al secondo lodo arbitrale,
perché questo debito non è stato inserito nella istanza di anticipazione di liquidità alla Cassa depositi e prestiti, come il D.L. n° 35, espressamente ed inequivocamente, avrebbe consentito di inserire?  

Le risposte alle due domande non possono essere esaurite dalla “assicurazione circa l’esatto adempimento da parte dell’Amministrazione di quanto previsto dal D.L. 08/04/2013 n. 35”, che il Sindaco ha “dato” a Sorgenti Presidiana.

Quell’assicurazione non basta.
Le due domande, infatti, non sono di poco conto.
La Città ha il diritto di sapere
perché la sua Amministrazione, di fatto, non l’ha fatta salire sull’ultimo treno, che il Legislatore nazionale aveva fatto partire per “garantir(L)e   l'equilibrio   finanziario” ed evitar(L)e il dissesto finanziario.

Saro Di Paola, 29 novembre 2014

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