10 Gennaio 2013, 19:36 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Dopo tanto agitarsi, il naufrago che non sapeva nuotare, stanco della sua lunga agitazione, è stato trascinato dai flutti verso gli abissi marini. Vani sono stati tutti i tentativi di salvarlo e di salvare, con lui, tutto ciò al quale era aggrappato. Scendono come piombo verso il fondo e a noi, che abbiamo tentato in tutti i modi di tenerlo a galla, non resta che l'amarezza e il dolore per non essere riusciti nell'intento e la preoccupazione di coloro che sopravvivono.
La Corte dei Conti ha deciso: dissesto! Lo ha comunicato lo stesso Sindaco, come potete leggere qui: https://www.qualecefalu.it/node/1555. E adesso? Adesso che cosa devono fare i cittadini? Soltanto sborsare qualcosa come 140.000 euro all'anno e per cinque anni, per pagare i tre commissari nominati?
Sarebbe un prezzo che potevamo risparmiarci, se soltanto alla Corte dei Conti si fosse dimostrato di avere le idee chiare e una strategia per il rientro; se nella passata consiliatura si fossero approvati per tempo quei bilanci, che sono stati approvati invece oggi con fantasiose correzioni, che non hanno ingannato la Magistratura contabile. Ma anche se, con meno supponenza, si fossero ascoltati i consigli, che più volte sono stati dati pure da queste pagine, invece di dedicarsi a esercizi d'interpretazioni giuridiche, troppo spesso sciocche. E soprattutto se si fossero evitati gli errori del passato, quando si è data troppa fiducia a una burocrazia dimostratasi poco competente o a consulenti altrettanto incompetenti, sebbene “gratuiti”, ma che costeranno tanto nel nostro futuro.
Ci sono colpe nel passato? Certamente sì! E non soltanto nel passato degli ultimi quindici anni, in cui anche chi era all'opposizione ha le sue colpe, ma anche precedentemente. Se si vuole guardare al passato, come si è fatto in questi mesi di Amministrazione Lapunzina, è lecito risalire persino al governatore Verre, che in tutta la Sicilia e a Cefalù saccheggiò tutto ciò che valeva qualcosa. Ma ormai abbiamo visto che guardare al passato non serve. Non serve dire che altri hanno mangiato la marmellata, occorre farne altra, per godere nuovamente di una buona e ricca colazione.
Non spero che noi potremo evitare le lacrime e sangue, che ci aspettano, ma che il Sindaco e la sua maggioranza non credano di poter sfuggire anche alle proprie responsabilità e ai propri doveri, inventandosi magari cospirazioni varie o impercorribili ricorsi per reclamare una giustizia contro un torto, che esiste soltanto nella loro fantasia.
Se avranno finalmente l'umiltà di fare questa autocritica e il coraggio di agire, invece di agitarsi, allora potranno riguadagnare la nostra stima. Se mancheranno l'una e l'altra, allora si dimettano!
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