L'affermazione del Consigliere Riggio è palesemente falsa

Ritratto di Nicolò Pizzillo

22 Novembre 2014, 14:32 - Nicolò Pizzillo   [suoi interventi e commenti]

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In relazione all'articolo di Saro Di Paola "L’accusa di Riggio al Sindaco, la difesa di Pizzillo e la verità di plastica" (https://www.qualecefalu.it/node/15524):

 

"Nel mio intervento in Consiglio Comunale ho voluto smentire le affermazioni non vere di Riggio secondo le quali il Comune di Cefalù avrebbe nascosto alla Corte dei Conti la risoluzione della convezione di rateizzazione con Sorgenti Presidiana.

L'affermazione è palesemente falsa come dimostra la parte finale della relazione presentata alla Corte che ho letto in Consiglio. La Corte, infatti, conosceva benissimo la situazione e ne era stata dettagliatamente informata.

Ci sono alcune cose in più che vanno dette, a mio avviso, per avere chiaro il quadro:

1. Una convenzione/accordo di rateizzazione non è un patto di sangue per cui Sorgenti Presidiana ha deciso (anche legittimamente per carità!) di rescindere l'accordo a prescindere da ciò la stessa convenzione di rateizzazione prevede con tutte le conseguenze del caso;

2. Il pagamento delle rate sarebbe avvenuto all'approvazione del Piano di riequilibrio sia perchè gli accordi (anche con gli altri creditori) erano propedeutici e finalizzati all'approvazione del Piano stesso, sia perchè lo prevede il DLgs 267/2000 all'art. 243 bis comma 6 lettera C e comma 7;

3. La stessa Corte dei Conti nella delibera di approvazione del Piano di Riequilibrio dice che l'Ente ha già contattato i creditori per gli accordi di rateizzazione dei pagamenti DOPO l'eventuale approvazione del Piano;

4. Sorgenti Presidiana oltre al primo Lodo ha messo in esecuzione anche il secondo di oltre due milioni e seicento mila euro più gli interessi chiedendo subito le somme al Comune con tutte le gravi conseguente che ciò comporta per l'Ente.

Quello che non capisco, lo dico da imprenditore e non da Consigliere Comunale, è per quale ragione si preferisce "battere cassa" subito con la consapevolezza che, con il Comune in dissesto, il privato certamente percepirà molto meno di ciò che ritiene di dover ottenere. Si preferisce, allora, avere meno soldi ma sancire il default del Comune, con tutte le conseguenze che ne derivano per la comunità, per potere fare passare la bizzarra idea che Lapunzina ha fallito? Io, da cittadino e da Consigliere Comunale, cercherei di capire questo; io, da imprenditore, non potrei permettermelo."

Certo di avere dato nuovi spunti per un dibattito sempre più aperto.

Un caro saluto a tutti voi

                                        Nicolò Pizzillo
                                     Consigliere Comunale PD