5 Luglio 2012, 14:46 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
L’attuale congiuntura economica è di quelle che non lasciano intravedere sbocchi.
A tutti i livelli e, quantomeno, nei tempi brevi.
È, perciò, utopistico pensare che, nel quinquennio amministrativo appena iniziato, il sindaco Lapunzina possa riuscire, nello sfera dello straordinario, con quella stessa concretezza con la quale è, sin’ora, riuscito nell’ordinario.
Grazie ad un impegno e ad una abnegazione che, a mia memoria - sento di doverlo ribadire - non hanno precedenti nella storia amministrativa della nostra Città.
Recente e non.
Nella sfera dello straordinario, certamente molto più ampia ed ostica di quella dell’ordinario, rientra la realizzazione di opere pubbliche.
Opere per le quali, oggi, senza progetto è, pressoché, impossibile accedere a finanziamenti pubblici e che, senza finanziamenti è, pressoché, impossibile progettare.
Come dire che, nel settore delle opere pubbliche,il Comune di Cefalù è come il cane che si morde la coda.
A meno che il Comune non ricorra alla finanza di progetto.
È regola valida per tutti i Comuni.
Regola rispetto alla quale Cefalù non costituisce eccezione.
A Cefalù, però, un’opera pubblica che può essere realizzata in eccezione alla regola la abbiamo.
È L’AMPLIAMENTO DEL CIMITERO.
È un’opera pubblica che fa eccezione alla regola per due ordini di motivi.
Il primo.
Il Comune dispone del progetto che il sindaco Vicari, prima della scadenza del suo secondo mandato, ha fatto redigere all' arch. Ernesto Di Paola, per realizzare l'opera ricorrendo al finanziamento dei privati.
Di quel progetto, oggi nel 2012, devono essere adeguati i prezzi.
Il secondo.
Per realizzare l’opera il Comune non deve chiedere finanziamenti o impiegare quei fondi propri che non ha.
L’opera, infatti, può AUTOFINANZIARSI.
Basta che il Comune metta in vendita i 105 lotti per “cappelle gentilizie” che sono previsti nel progetto.
Fissando un prezzo minimo per i singoli lotti, nelle sue casse, con un’asta pubblica in aumento,potrebbero entrare molto più di quei 3.000.000 di euro cui, nel 2006, ammontava il progetto.
Da consigliere comunale l’ho già detto, in aula, nella occasione in cui il Consiglio ebbe ad esprimere il voto contrario alla proposta di realizzare l’opera con projet financing.
Da cittadino l’ho già scritto, su “L’Altra Cefalù” nel dicembre 2009 (http://www.laltracefalu.it/node/223 e nel gennaio 2010 (http://www.laltracefalu.it/node/552),
con due post sotto il titolo
“AFFINCHE’ LA MORTE NON SIA EMERGENZA ……ANZI!”
Nulla, però, in tal senso, è stato fatto.
Sinora.
Ricordo, soltanto, un annuncio a Radio Cammarata da parte dell’assessore Pippo Abbate.
Prima che egli se ne migrasse sindaco a Lascari.
Il mio auspicio è che il sindaco Lapunzina si cominci ad attivare in tale direzione.
Una direzione nella quale Cefalù, con una sola fava, potrebbe prendere tanti piccioni.
Infatti, con l’ampliamento autofinanziato del Cimitero non solo la morte non sarebbe più quella emergenza che, dal 2002, costringe la pubblica amministrazione a ricorrere a dolorose estumulazioni ma, la pubblica amministrazione risponderebbe alle numerosissime istanze di quanti vorrebbero realizzare “il sogno” di costruire la “casa eterna” per la propria famiglia dando, così, sbocchi occupazionali nell’asfittico settore dell’edilizia.
L’ampliamento autofinanziato del cimitero, inoltre, per il sindaco Lapunzina e per quanti, come lui, abbiamo votato contro il projet financing proposto dalla Vicari, sarebbe prova inoppugnabile e concreta della validità dei presupposti economico-amministrativi, oltre che sociali, cui abbiamo ispirato il nostro voto.
Saro Di Paola, 5 luglio 2012
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