Il Diavolo lascia il Consiglio?

Ritratto di Angelo Sciortino

23 Ottobre 2014, 17:20 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Forse tu non pensavi ch'io löico fossi”. Così il Diavolo a San Francesco, che voleva prendere l'anima di Guido di Montefeltro, che era divenuto, dopo le sue esperienze militari, frate francescano. Frate francescano e non più scomunicato, ma pur sempre l'uomo che consigliò Bonifacio VIII, suggerendogli come agire male e ottenendo in anticipo, in forza del consiglio, l'assoluzione per il suo peccato di cattivo consigliere. Un'assoluzione non valida, a rigor di logica, perché non si può essere assolti prima di commettere il peccato e prima del pentimento, che deve seguire e non anticipare il peccato. Bonifacio fu in effetti il mandante e Guido il sicario. Entrambi, quindi, colpevoli ed entrambi destinati all'Inferno, dove li pose Dante.

La vicenda si è ripetuta ancora a Cefalù, in occasione del Consiglio comunale di ieri sera. L'ingegnere Duca, nonostante l'insistenza, non si è presentato e ha fatto pervenire al Presidente, e allo stesso Sindaco per conoscenza, la nota qui riportata:

In essa si legge che “la partecipazione del Responsabile di un Servizio alle sedute del Consiglio comunale è prevista, dal vigente Regolamento degli Enti Locali, esclusivamente al fine d'illustrare le proposte di deliberazioni inerenti al proprio ambito o di fornire pareri, per quanto di competenza, sulle proposte dell'Amministrazione attiva”.

Ora, a prescindere che non troverete una sola norma nel Regolamento EE.LL., che preveda quel famigerato esclusivamente, da essa si trae l'impressione di un'assenza di logica, che costrinse San Francesco a cedere l'anima di Guido da Montefeltro al Diavolo, come forse accadrà con l'ingegnere Duca, che il Sindaco finirà con il caricare di ogni responsabilità presente e a venire, per farne infine il capro espiatorio dei numerosi errori di valutazione, che forse rileveranno con sentenze gli stessi Giudici e dei quali, come Bonifacio VIII, il Sindaco è forse il tacito “mandante” e Duca soltanto l'esecutore, che erroneamente si considera preventivamente assolto.

Bene hanno fatto ieri sera i consiglieri di opposizione a dare per conclusa la discussione su questo punto, perché il Sindaco non ha inteso prendere i provvedimenti, anche disciplinari, per costringere il suo capo servizio a fare il suo dovere. Sono certo che essi, come il Diavolo, sapranno servirsi della logica e per altre vie sapranno imporre al Sindaco e all'ingegnere Duca comportamenti più democratici e più trasparenti. Per garantire, soprattutto, i cittadini, che finirebbero con l'essere gli unici a pagare per gli errori di questa Amministrazione.

Archiviata, si spera provvisoriamente, questa kafkiana vicenda, i lavori sono proseguiti con la proposta di prelievo del punto relativo al bilancio di Pasquale Fatta, che da tre consigli dimostra un impareggiabile buon senso e un'indipendenza di giudizio, che rendono la sua presenza un contributo a sconfiggere quella che ieri ho definito la sceneggiatura d'un cattivo sceneggiatore.

Ai lettori decidere chi è il cattivo sceneggiatore e se quella di ieri sera può essere definita una vittoria sua e del burocrate – un 1 a 0 calcisticamente parlando – oppure il preliminare di una nuova politica, volta agli interessi della Città e non allo spasso del gioco “ho il dono dell'ubiquità”: sto contemporaneamente con la maggioranza e con l'opposizione!