Domenica Ferraro - una Pittrice

Ritratto di Giuseppe Forte

22 Ottobre 2014, 10:02 - Giuseppe Forte   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Domenica Ferraro - Pittrice

 

E' trascorso quasi un ventennio da quando ho visto per la prima volta le opere pittoriche dell'artista Ferraro che si è formata presso l'Istituto Statale d'Arte di Cefalù (oggi Liceo Artistico), dove ha conseguito il diploma. Da allora ho iniziato ad apprezzare la sua autentica passione per l'arte, il suo volere trovare il tempo per dipingere, malgrado i numerosi impegni che la famiglia e il lavoro le impongono.

A distanza di anni devo ammettere che di strada ne ha fatta tanta e il traguardo raggiunto, considerando anche la sua giovane età, è veramente considerevole.

Oggi è una pittrice che con il suo tratto sicuro, essenziale e incisivo ci accompagna in un itinerario che analizza la realtà del nostro tempo e del vivere quotidiano per meglio farcelo comprendere, non trascurando ciò che i valori della tradizione rappresentano e  trasmettono. Le sue opere sono frutto di un'attenta osservazione della realtà, della quotidianità dei nostri giorni e ci raccontano storie di sofferenze vissute, di attese, ma anche di speranza e gioia di vivere.

La sua pittura figurativa si allinea alla tradizione del realismo contemporaneo italiano e il mondo delle raffigurazioni pittoriche è ancorato ad una sorta di racconto visivo, che ne mostra l'elaborazione compositiva, legando motivazioni di ordine sentimentale e spirituale.

La rappresentazione del mondo della nostra terra nei suoi svariati aspetti, ora scorci paesaggistici, ora nature morte, ora figure umane che raccontano la loro storia, ora scene religiose, ora animali, ora la flora, costituisce la piattaforma scelta come motivazione innata del suo operare.

Dalla realtà siciliana attinge la tensione intimamente avvertita, a volte imprevedibile, aperta ad una visione realistica di scorci incomparabili, mentre dai testi sacri affronta con la massima partecipazione spirituale i temi religiosi. Gli episodi estrapolati dalla vita di Cristo o dei Santi sono trattati con intensa partecipazione emotiva e un posto particolare meritano i pannelli con "Il Cantico Delle Creature" di San Francesco o tutte le pitture nate dalla rilettura delle icone bizantine o da rappresentazioni michelangiolesche. Di particolare interesse anche la pittura, con l'effige di San Francesco e la chiesa di Cefalù allo stesso dedicata posta alle sue spalle, donata nel 2011 alla presenza di Sua Eccellenza il Vescovo Vincenzo Manzella e del Parroco Padre Aurelio.

Le opere ispirate dalle icone sono delle "immagini aperte sul cielo" dove La Vergine rappresentata come madre, diventa con il Figlio Redentore, il centro dell'attenzione e il punto fermo della speranza di ogni credente, mentre il Cristo martoriato e coronato di spine diventa  il simbolo di ogni uomo che soffre per i tanti motivi che la società di ogni tempo, con indifferenza e sadismo, gli ha inflitto.

La memoria storica e religiosa assume una sua esplicita connotazione espressiva e con la ricchezza delle sue annotazioni parla alla nostra intelligenza e alla nostra sensibilità con un linguaggio che si affida alla forza del tratto e alla luminosa freschezza dei colori.

A volte fantasia e realtà si legano, saldandosi fra loro, in una resa pittorica che nell'alternarsi delle tonalità cromatiche creano un dinamismo di indubbio fascino e sollecitazioni tecniche acquisite dal vasto panorama delle espressioni e stili contemporanei.

La figura e la natura rimangono, in ogni caso i temi preferiti dell'artista.

Il paesaggio è visto nella sua spazialità essenziale e la resa coloristica è realizzata attraverso giochi di luce e ombra che mettono in risalto sporgenze e rientranze, aperture o chiusure, facendo vivere momenti di esaltazione ed esperienze sensoriali ed emotive.

In alcune tele la dimensione spaziale si fa evocatrice di immagini e di sensazioni ove le stesure pittoriche hanno una loro virtuale significazione con un forte potere evocativo ed emozionale che segue un minuzioso e preciso ritmo evolutivo secondo una metodologia strutturata con chiaro intento costruttivo e una fede istintiva nell'arte legata alla natura dove estrapolare gli inesauribili spunti.

Dietro ogni immagine c'è la ricchezza del sentimento, dell'equilibrio compositivo, della ri-creazione e scoperta della natura e si può ben dire che la sua pittura, così come la sua persona, ha il dono di un'affabilità immediata, mai ripetitiva, sempre nuova e vibrante, oltre che vitale,che rispecchia una vocazione genuina e sincera.

In qualsiasi composizione l'uso del colore non è mai fine a se stesso, ma risponde ad una dimensione emozionale, intima, personale, che ne valorizza il contenuto e il messaggio e spesso colore e segno grafico si fondono confluendo e dando corpo all'unità rappresentata.

Spesso le ampie campiture cromatiche seguono un andamento curvilineo, geometrizzante, (vedi le opere selezionate per la Biennale di Palermo che si farà a breve), assecondano l'immagine, la fanno risaltare, le danno quel vigore espressivo che attrae l'attenzione del fruitore il quale volentieri si sofferma ad osservare le opere e a intrattenersi con l'artista per conoscerne le motivazioni e il significato più profondo (mi riferisco oltre alle mostre fatte negli anni passati, al recente simposio - settembre 2014 - "Cefalù città degli artisti" dove Domenica Ferraro ha esposto numerose opere e dipinto alla presenza di un pubblico d'eccezione presso La Corte delle Stelle).

Altre volte la pennellata diventa più minuziosa, ricercata, attenta, atta a valorizzare i toni delicati. Le sfumature impreziosiscono l'elemento raffigurato facendo prendere corpo e volume al disegno consolidandone e concretizzandone le espressioni, tanto da rivestire la figura di quella peculiarità che crea individui e non tipi,  scoprendone il carattere e la psicologia.

 

E sono soprattutto i volti, con lo sguardo profondo e sostenuto  nell'alternarsi dei sentimenti dove la pennellata e il segno non risentono di titubanze nè di forzature, che ci danno l'onestà del suo impegno.    Si può parlare di una magica poesia del colore dove le tinte forti sono illuminate da schiarite tonali che valorizzano la composizione, così come la vita di ciascuno di noi è attraversata da forti tempeste ma anche da improvvise e illuminanti schiarite.

Cefalù, ottobre 2014

                                                                                                     Giuseppe Forte

 
Nota: Altre opere della pittrice e la biografia sono reperibili all'indirizzo: www.maroneum.com