Con una escursione sulle Madonie, si è aperto l'anno sociale del M.A.S.C.I. di Cefalù

Ritratto di M.A.S.C.I. Cefalù

20 Ottobre 2014, 13:37 - M.A.S.C.I. Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Con una escursione sulle Madonie, si è aperto l'anno sociale 2014-2015 della Comunità M.A.S.C.I. di Cefalù

 

Spesso le Madonie, in particolare le Alte Madonie, hanno rappresentato per gli scout del M.A.S.C.I. meta privilegiata delle attività a sfondo naturalistico-ambientale. Madonna dell'Alto, a quota 1819 metri s.l.m. nel territorio del Comune di Petralia, San Cusimano, nel territorio del Comune di Geraci, Piano Sempria e Piano Pomo, a quota 1300 m. circa, nel territorio del Comune di Castelbuono, dove si trovano gli esemplari unici in Europa di Agrifogli giganti, sono alcune delle località visitate negli ultimi anni.

Domenica 12 Ottobre è stata la volta di Piano Cervi.

L'escursione, organizzata dal socio Salvatore Famularo, molto conosciuto dagli appassionati della montagna, ha avuto inizio da Portella Colla, a quota 1421 m., nel territorio del Comune di Polizzi, e si è spinta, con un percorso di circa 4 Km in direzione nord-ovest, sino al Rifugio di Valle Giumenta.

La prima parte del tragitto si è sviluppata ai piedi del versante nord di Cozzo Piombino e, già dopo pochi passi, un affioramento di rocce di flysch numidico, con ben visibile la successione di strati di vario spessore, ha attirato l'attenzione dei partecipanti.

E', tuttavia, a quota 1534 m. che si è materializzato lo splendido panorama di Piano Cervi.

Chiamato in passato Piano Battaglia di Polizzi per distinguerlo dall'altro, più noto, Piano Battaglia, è costituito da una depressione di origine carsica al cui centro, sino a qualche anno fa, è stato presente un piccolo laghetto noto, appunto, come laghetto di Piano Cervi.

Ai bordi di questa grande area, fitte faggete hanno già cominciato a mostrare i primi segni del "foliage" autunnale, spettacolo naturale generato dal mutare della colorazione delle foglie che, prima di cadere, assumono, in conseguenza delle variazioni climatiche autunnali (variazioni termiche e di insolazione), una colorazione passante dal verde intenso al rossiccio ed al giallo.

Lasciata la "prateria" di Piano Cervi, si è proseguito, ancora per un chilometro circa, all'interno di un fitto bosco di faggi dove i raggi del sole, più estivi che autunnali, stentavano a penetrare.

        

Si è così raggiunta Portella Pomo; un Crocefisso ligneo ed un cartello con sopra riportata l'indicazione di quota 1600 metri, lasciano facilmente leggere i segni di passate intemperie.

A pochi metri, il Rifugio del C.A.S., chiuso.

Aperto ed accogliente invece il poco distante rifugio di Valle Giumenta, dell'Azienda Foreste Demaniali, meta finale dell'escursione, dove viene consumato il meritato pasto.

La conoscenza ed il rispetto dell'ambiente hanno sempre rappresentato uno dei principi fondamentali dello scautismo. Sin dalle origini, oramai lontane (1907), scautismo e natura hanno costituito un binomio inscindibile e milioni i giovani, senza clamore nè proclami, sono stati educati, giorno dopo giorno, a saper vivere all'aperto, a diretto contatto con la natura, rispettandola.

Per lo scautismo adulto, poi, per il MASCI, l'ambiente, ovvero il "creato", rappresenta una delle tre direttrici della "formazione permanente" che impegna quanti "non considerano l'età adulta un punto di arrivo ma vogliono continuare a crescere per dare un senso alla vita ed operare per un mondo di pace più libero e più giusto" (art.1.3 del Patto Comunitario degli Adulti Scout).

La giornata trascorsa a Piano Cervi ha rappresentato un importante momento di riflessione che ha tratto spunto dal messaggio che Giovanni Paolo II ha lanciato in occasione della Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio 1990, messaggio riproposto ai partecipanti all'inizio del percorso: "C'è dunque l'urgente bisogno di educare alla responsabilità ecologica: responsabilità verso gli altri, responsabilità verso l'ambiente. E' un'educazione che non può essere basata semplicemente sul sentimento o su un indefinito velleitarismo. Il suo fine non può essere né ideologico né politico e la sua impostazione non può poggiare sul rifiuto del mondo moderno o sul vago desiderio di un ritorno al paradiso perduto. La vera educazione alla responsabilità comporta una autentica conversione nel modo di pensare e nel comportamento".

       

Ed è proprio ad una educazione ecologica seria, responsabile, fattibile, concretizzabile, che punta il MASCI anche attraverso semplici passeggiate sulle nostre meravigliose Madonie.

                                                                                   Salvatore Muffoletto
                                                                              Magister Comunità MASCI - Cefalù