Illustrazione per l'infanzia

Ritratto di Angelo Sciortino

3 Gennaio 2013, 11:47 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Tra Presepi e manifestazioni di piazza, concerti in Cattedrali e distribuzioni di caramelle, sarebbero trascorse le feste natalizie, se non ci fossero state due manifestazioni “alte”: un concerto di Diego Cannizzaro al Teatro Comunale e l'iniziativa di un premio internazionale dell'illustrazione dei libri per l'infanzia intitolato a Rolf Lidberg, che ha avuto il suo patron in Giovanni Biondo.

Non ho assistito al concerto di Diego Cannizzaro, perché purtroppo ne sono venuto a conoscenza soltanto il giorno dopo, ma sono certo, anche a considerare il programma, che è stato all'altezza della sua straordinaria perizia. Sono rammaricato di non aver potuto godere del piacere di ascoltarlo e ancor di più di non poterne parlare.

Alla manifestazione tenuta alla Sala delle Capriate, però, ho partecipato. E su di essa vorrei fare qualche osservazione, anche per dare il meritato riconoscimento a chi l'ha organizzata e a chi ne ha fatto un momento culturale così importante, da renderlo meritevole d'essere ricordato.

Il premio, che si spera che sia ripetuto nei prossimi anni, era intitolato a Rolf Lidberg, vissuto in Sicilia e cittadino onorario del paese madonita Geraci Siculo. A questo artista si devono non poche immagini, che ormai fanno parte a pieno titolo della storia dell'arte. Giusto, pertanto, intitolare a lui il premio. Soprattutto perché, non tradendo la mitologia nordica, ha saputo sfruttarne i personaggi, piegandoli a una interpretazione più edificante e con tale interpretazione li ha rappresentati circondati da bambini, da quell'infanzia alla cui fantasia egli ha dato gli strumenti per sviluppare, a partire da essi, il lungo e corretto cammino per la conoscenza.

I troll, che nella mitologia nordica erano esseri cattivi quasi tanto quanto il nostro orco cattivo, furono da lui trasformati in nonni buoni e affettuosi, che davano alla fantasia la possibilità di trasformarsi in fonte di conoscenza, perché arricchita dalla loro esperienza. Un sistema educativo, questo, che permette di diventare uomini veri e non marionette nelle mani di arruffapopolo (e a Cefalù ce ne sono tanti, per non dire in televisione e nella politica nazionale!).

A sottolineare questo aspetto è stato Marcello Panzarella, che, per essere un professore universitario e ormai quasi anziano, poteva sembrare la persona meno adatta a parlare di “immagini per l'infanzia”. Invece egli ne ha parlato e ha finito per giganteggiare su tutti. E ha giganteggiato non perché gli altri fossero dei nani (anzi!), ma perché le sue argomentazioni brevemente svolte hanno dato una lettura della fantasia infantile e della considerazione, che essa merita per sviluppare la mente.

Quasi una conferenza sull'epistemologia e non la ripetizione di esercizi didattici, come con modestia ha tentato di farci credere. Partendo dagli scarabocchi tipici dei bambini, i suoi studenti universitari dovevano poi collegarli a disegni geometrici, costringendo se stessi a piegare la loro libera fantasia alla ferrea logica della matematica. Si creava così un binomio indispensabile per passare da una teoria metafisica a una teoria scientifica, senza che però si perdesse né la fantasia né la razionalità. Così facendo, anzi, avrebbero proceduto insieme per tutta la vita di un uomo. Un uomo, che non sarebbe mai diventato vecchio, ma sarebbe rimasto un giovane saggio. Proprio come Marcello Panzarella, che, conservando la sua fantasia, ha saputo vedere nel casuale disegno del marmo del suo pavimento un accenno del viso di Rolf Lidberg.

Che dire, se non grazie a Marcello Panzarella, a Rolf Lidberg e a Giovanni Biondo, che li ha idealmente riuniti?!

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L'intervista realizzata da CefaluTV.it a Giovanni Biondo, ideatore e direttore artistico del Premio internazionale dell'illustrazione per l'infanzia Città di Cefalù "Rolf Lidberg"