10 Ottobre 2014, 13:47 - Angelo Sciortino [suoi interventi e commenti] |
Caino ha appena ucciso suo fratello Abele e quando Dio gli chiede notizie su di lui, egli dà la più terribile e la più ipocrita delle risposte: sono forse il suo custode?
Se oggi provate a chiedere, a chi è stato eletto per garantire il suo intelligente e fattivo contributo alla crescita della nostra Città, perché: a) manca l'acqua potabile, b) le strade sono sporche, c) le tasse sono aumentate, d) il traffico è più caotico, e) certa burocrazia prende decisioni, che espongono i cittadini a costi, e, ma soltanto per fermarci, f) vengono approvate nuove tasse, grazie all'assenza di quei consiglieri che dovrebbero opporsi e di quelli che si oppongono, ma con la loro presenza in aula garantiscono ai sostenitori dell'Amministrazione di ritrovarsi maggioranza, sebbene il loro numero sia irrisorio e insufficiente per rendere valida la seduta del Consiglio, questo qualcuno vi risponderà come Caino rispose a Dio!
Sì, come Caino, che credette in questo modo d'ingannare Dio, come oggi si cerca d'ingannare il popolo, dichiarando che le colpe sono di chi ha amministrato in passato o di qualunque altro capro espiatorio. Non pensano, questi piccoli “Caino”, che come la mistificazione di Caino non ingannò Dio, la loro difficilmente ingannerà i cittadini.
Certo, ci vorrà forse più tempo, ma alla fine il dio della democrazia, l'elettorato, scoprirà l'inganno ed essi saranno puniti come fu punito Caino. Il guaio sarebbe quasi irrimediabile, se l'elettorato ci mettesse troppo tempo a rendersi conto di tutto.
Voglio, quindi, cercare di elencare quali sono stati finora gli effetti delle azioni amministrative, almeno per mettermi in pace con la mia coscienza.
La sparizione delle sezione distaccata del Tribunale e, poi, in un crescendo da tregenda, la sparizione del Giudice di Pace.
La scomparsa dell'Ufficio delle Entrate.
La scomparsa dell'Esattoria.
Le casse comunali così vuote, che l'Amministrazione è stata costretta ad aumentare la tassazione, per restare fedele a un Piano di riequilibrio decennale, che mai e poi mai darà il risultato di evitare la dichiarazione di dissesto da parte della Corte dei Conti.
La mancata risposta alla Regione, per restare membri della Fondazione dell'ospedale Giglio.
Questo breve elenco la dice lunga su quel che ci aspetta per gli errori, l'incompetenza e la faciloneria di chi ci amministra. Un futuro che i consiglieri di opposizione, quando sono diventati maggioranza, avrebbero potuto evitare. Purtroppo anch'essi, almeno in gran parte, non sono stati capaci di darsi una strategia comune e condivisa, consentendo all'Amministrazione di sfruttare la loro disunione, per proseguire imperterrita verso il baratro. La vicenda dell'incompiuta sul Lungomare ne è un esempio palese. In questa occasione il Sindaco e chi lo sostiene hanno impedito che il burocrate responsabile dell'intervento del TAR rispondesse ai dubbi e alle domande dei consiglieri. Se lo avessero consentito, non avrebbero potuto rispondere ai cittadini come Caino rispose a Dio: siamo forse i custodi del Paese?
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