10 Ottobre 2014, 08:45 - Saro Di Paola [suoi interventi e commenti] |
Lo scorso 3 settembre, mi sono introdotto nell’area del “cantiere” dell’ex macello in contrada Calura, attraverso il varco, che vi era tra la recinzione ed il muro in calcestruzzo, al quale la stessa sarebbe dovuta arrivare per essere fissata.
Una volta “dentro” ho scattato alcune foto e l’indomani ho scritto su questo blog: “Qualcosa si muove dalle parti della Calura” (https://www.qualecefalu.it/node/14176).
Scattate le foto, ho accostato la recinzione al muro.
Per quanto, manualmente, mi è stato possibile.
Ieri, mi è stato riferito che, dalle parti di Piazza Duomo, qualcuno è convinto che, per essermi introdotto in quell’area, io abbia commesso un reato.
Se ho commesso un reato è giusto che io paghi.
Perciò, mi autodenuncio.
Pubblicamente.
Non accetto sconto.
Lo sconto mi piace e lo accetto quando faccio acquisti.
Saro Di Paola, 10 ottobre 2014
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Articolo correlato: Qualcosa si muove dalle parti della Calura - Saro Di Paola - 4 settembre 2014 (https://www.qualecefalu.it/node/14176)
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Commenti
Totò Testa -
allora siamo, almeno in due ...
... perchè, anche se non hai voluto coinvolgermi per correità o, forse, perchè l'hai dimenticato (l'età avanza!), io non posso che confermare che quel giorno ero con te.
D'altra parte, caro Saro, chi vuoi che creda che un vecchietto solo, armato ed appesantito da apparecchiature fotografiche possa aver fatto tutto da solo?
Due, o forse tre, quattro cinque vecchietti, forse .....
Insomma, chi c'era, lo dica!
Angelo Sciortino -
Pentitismo imperante
Ebbene, anch'io confesso di essere stato correo, nonostante le mie diffoltà deambulatorie.