5 Ottobre 2014, 09:38 - M.A.S.C.I. Cefalù [suoi interventi e commenti] |
La Comunità M.A.S.C.I. di Cefalù alla Route Internazionale della Pace.
La Comunità M.A.S.C.I. di Cefalù, rappresentata dai soci Salvatore Vizzini e Salvatore Muffoletto, è stata presente alla Route Internazionale della Pace che si è svolta in Slovenia dall'undici al quattordici Settembre.
La Route, (termine francese corrispondente all'italiano "strada") che nella terminologia scout indica una attività dove ha prevalenza il cammino, è stata organizzata dalla "Fraternità Alpe Adria Scout", organizzazione internazionale che svolge attività di gemellaggio e collaborazione tra adulti scout di Slovenia, Croazia, Austria e Italia.
E da tali nazioni provenivano i 59 partecipanti alla Route che, in occasione del centenario dello scoppio della prima guerra mondiale 1914 - 2014, hanno percorso parte del così detto "Pot Miru" ovvero il Sentiero della Pace che, con i suoi complessivi 100 Km, attraversa anche la valle dell'alto Isonzo, teatro di cruenti combattimenti.
Nonostante le condizioni meteo non molto clementi, i partecipanti provenienti, in particolare, da Sicilia (Cefalù), Umbria, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto e da Austria, e Slovenia, hanno potuto svolgere la programmata attività, apprezzando la bellezza di luoghi dalla natura incontaminata, panorami mozzafiato, il caratteristico colore smeraldo del fiume Isonzo, le forre del Tolminka, nel Parco Nazionale del Triglav, la chiesa di Javorka, costruita dai soldati dell'esercito austro-ungarico durante la guerra in memoria dei loro compagni caduti.
Una visita anche al Museo all'aperto del Kolovrat, dove sono percorribili tratti di trincee della terza linea difensiva del fronte isontino, con fortificazioni, gallerie di collegamento, luoghi di riparo, ed il Museo della Grande Guerra di Kobarid (Caporetto), elementi questi che costituiscono un enorme patrimonio storico e culturale che merita di essere visitato.
La linea del fronte, dopo l'incertezza iniziale, si stabilizzò nell'alta valle dell'Isonzo e si trasformò in guerra di posizione. I 29 mesi trascorsi dal Maggio 1915 all'Ottobre 1917, hanno visto il susseguirsi di dodici offensive, undici delle quali attuate dall'esercito italiano e l'ultima, la dodicesima, quella che ha portato alla disfatta di Caporetto, dai soldati dell'esercito austro-ungarico e della Germania.
In quella occasione il fronte si spostò al fiume Piave ma, dopo un anno di combattimenti, il generale Diaz potè emanare il famoso "bollettino della vittoria" che fuso nel bronzo delle artiglierie sottratte al nemico è presente (come ricorderanno quanti si son dovuti sottoporre alla naja) in tutte le caserme d'Italia.
Sono stati momenti vissuti da tutti i partecipanti alla Route in sincero clima di fratellanza scout ed il pensiero, durante i circa 40 Km percorsi rigorosamente a piedi, è andato a quei ragazzi che, proprio su quelle montagne, hanno incontrato la morte.
La Route si è conclusa, nel pomeriggio di Domenica 14, accompagnata da tenui raggi di sole, presso il Sacrario militare di Caporetto dove si trovano le spoglie di oltre 7.000 soldati italiani.
Sulle pareti dell'ossario, di forma piramidale con base ottagonale, sono riportati i nomi di circa 5.000 soldati caduti (sei tombe contengono invece i resti di circa 2000 militi ignoti) con posta in alto, in corrispondenza di ogni comparto, la scritta "Presente".
Durante il viaggio di ritorno, ripercorrendo con la mente situazioni e luoghi visitati, una domanda è sorta spontanea (Lubrano permettendo): ma questi ragazzi, e quanti dopo di loro, volenti o nolenti, sono caduti per la Patria, sono stati qualche volta realmente presenti nella mente dei nostri governanti? Sono qualche volta presenti nella mente di quei politici (e quanti sono) corrotti e collusi che continuano a vanificarne il sacrificio?
Salvatore Muffoletto
Magister della Comunità MASCI di Cefalù
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